Trofarello: Cavaletto critico in merito all’ospedale unico, ma Montagna invita alla cautela
Lunedì 11 aprile, nel corso della serata di presentazione dei candidati della lista civica Progetto Paese – Fiorella Fausone e Pino Discepolo, che fanno capo alla locale sezione PD -, avente quale focus le opportunità di sviluppo di Trofarello nell’ambito della Città Metropolitana, il candidato sindaco Marco Cavaletto ha ripreso l’argomento dell’ubicazione dell’ospedale unico area TO5.
Lo ha fatto prendendo spunto da un più ampio ragionamento sulla mobilità, sottolineando come la creazione di una stazione GTT tra Cambiano e Trofarello, in area Besenzoni Ferraresi, potrebbe alleggerire di molto il traffico verso Trofarello e Moncalieri, ad oggi ingressi preferenziali in direzione Torino, aggiungendo: «E mentre facciamo la stazione facciamo pure l’ospedale unico». Cavaletto ha criticando la circostanza che la Città Metropolitana sia solo marginalmente interessata dalla discussione in merito all’ubicazione dell’ospedale: «Mi dite che la pianificazione strategica è un argomento della Città Metropolitana. Mi chiedo, si costruisce in Piemonte, nell’area della provincia di Torino l’ospedale unico, non è forse questo un argomento da pianificazione strategica? O io non so più cosa significhi pianificazione strategica, oppure c’è qualcosa che non funziona. Con tutto ciò sono assolutamente convinto che l’assessore Saitta starà facendo tutta una serie di valutazioni per individuare il sedime più opportuno». A queste affermazioni risponde Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri, presente alla serata e da noi raggiunto telefonicamente per avere un suo parere nel merito: «Noi stiamo facendo un lavoro serio, i quaranta sindaci tutti insieme hanno detto sì all’ospedale unico di territorio, ed insieme alla Regione Piemonte e all’ASL hanno definito i criteri per la sua localizzazione – così Montagna – Il tavolo tecnico regionale ha avviato un lavoro serio sulle aree sulle aree sulle quali è potenzialmente localizzabile l’ospedale, in base ai prerequisiti già definiti, e toccherà a quel tavolo indicare la strada più coerente alla localizzazione. Non mi sfuggono certo le ragioni elettorali, ma finalmente, dopo anni, questo progetto non è più un miraggio, bensì un progetto concreto cui la Regione intende dare gambe e finanziamento. Tutto possiamo fare meno che trasformare l’interesse di tutti per la salute e per l’ospedale unico in una polemica elettorale – e prosegue – Invito quindi tutti, Cavaletto in testa, alla cautela, perché ricordo a tutti che l’obiettivo è quello di fare ogni cosa perché il territorio TO5 abbia un nuovo ed unico ospedale per curarci meglio. Questo è il vero obiettivo. Il derby tra campanili non è una partita che mi appassiona ed invito tutti a non giocarla perché l’interesse è superiore. Auspico che entro il 30 aprile la Regione possa definire, sulla base dei noti criteri, dove è meglio che l’ospedale sia ubicato, sapendo che dovrà essere baricentrico, facilmente accessibile e realizzato con alta innovazione tecnologica, rivedendo contemporaneamente la medicina del territorio perché possa soddisfare tutte le esigenze di salute fuori dall’ospedale, lasciando così che l’ospedale si possa curare delle urgenze».
Sandra Pennacini