Toro e Juve: gli 11 di Juric e Allegri a confronto
Torna la Serie A, tornano le emozioni che avvolgono milioni di tifosi italiani. E per tutti gli appassionati non resta altro che capire come giocheranno le squadre, quali saranno i titolari in campo, chi verrà escluso e quali saranno le tattiche adottate dagli allenatori. Come accade per i tifosi torinesi, divisi tra Juventus e Torino, tra i sogni di gloria dei granata e il desiderio di ricostruzione delle zebre. A Torino la stagione delle due squadre non è così scontata come qualche anno fa.
Il Toro ha appena concluso uno dei migliori campionati degli ultimi anni e vorrebbe intravedere la porta diretta delle competizioni europee, mentre dall’altro lato del Po i bianconeri hanno bisogno di ritornare ad alti livelli. Andiamo allora a scoprire quali potrebbero essere le formazioni tipo delle due squadre.
Il Torino di Juric
Il Torino di Juric ha chiuso la stagione 2022-2023 al decimo posto in Serie A, un ottimo risultato se si considera che il tecnico croato ha dovuto lavorare con una squadra giovane ma senza particolari stelle a guidarla. E così con pazienza e sagacia tattica Juric ha dato un’impronta tutta personale alla compagine granata che ha portato i suoi frutti e spera di portarne altri, di migliori, nella stagione che sta per iniziare. E così senza grandi proclami il Toro è molto attivo in questa fase di calciomercato estivo restituendo a Juric una squadra che potrebbe partire con il suo rodato 3-4-2-1. In porta naturalmente non si tocca Milinkovic-Savic, autore di una stagione superba tra i pali del Toro. Davanti a lui la linea di centrali dovrebbe essere confermata quella con Schuurs, Buongiorno e Rodriguez. A centrocampo invece le maggiori novità con gli acquisti di Bellanova dall’Inter e di Tameze dal Verona. Insieme a loro, e in attesa di altri rinforzi, non mancheranno di ruotare Ricci, Ilic e Vojvoda. In attacco la questione si fa più spinosa. Radonjic è naturalmente inamovibile e per il momento potrebbero essere collocati come trequartisti uno tra Karamoh, Ilic, lo stesso Tameze dietro l’attuale unica punta Sanabria. Ed è soprattutto qui che Juric attende un ricambio all’altezza che possa dare durante il campionato non solo forze fresche ma anche, chissà, più gol e peso specifico.
La Juve di Allegri
Dall’altro lato Allegri e la sua Juve cercano riscatto dopo una stagione discreta sul campo ma retrocessa di posizioni per cause societarie. Non solo, la situazione è stata così grave che anche la Uefa ha deciso per l’esclusione della formazione bianconera dalle competizioni europee per quest’anno. Ecco allora che Allegri e i suoi giocatori avranno solo due fronti sui quali giocare, con un minore dispendio di energie rispetto agli avversari ma soprattutto con obiettivi di mercato che possano garantire competitività su due competizioni anziché tre: non è un caso se comunque la Juve fa parte del terzetto delle favorite per lo Scudetto secondo i media ma anche le quote sul campionato di Serie A. Di solito si dice che il portiere è l’unico certo del posto. In questa Juve, quest’anno potrebbe non essere così. Fino alla fine del calciomercato 2023 il numero 1 Szczesny potrebbe trovare casa altrove, forse in Germania. In attesa di scoprire il destino del portiere Polacco, Allegri non ha comunque dubbi e potrebbe riproporre il suo già ampiamente utilizzato 3-5-2. Centrali di difesa resteranno Danilo, Bremer e Gatti, in attesa che arrivi un profilo giusto per rafforzare questo settore. Sulla linea di centrocampo il neo acquisto Weah ha ampie possibilità di utilizzo, da esterno destro a esterno sinistro o, all’occasione in caso di cambio tattico, anche da esterno d’attacco. Locatelli, Rabiot e Kostic concorrono poi a completare la linea di centrocampo insieme a Pogba, nel caso in cui dovesse anch’egli rimanere bianconero. Attacco pesantissimo con Vlahovic che potrebbe alternarsi o con Milik o con Chiesa, quest’ultimo alternativamente attaccante o esterno a seconda di chi sceglierà Allegri a centrocampo, sacrificando o meno Kostic o Weah sugli esterni. Ultima alternativa, in casi estremi, anche una possibilità di tridente con Vlahovic centrale con Weah e Chiesa ai suoi fianchi per offrirgli assist vincenti.