SABATO INAUGURAZIONE MOSTRA CARO CARATTI AL MUSARMO DI MOMBERCELLI
Mombercelli è un comune della Val Tiglione posto tra le colline che diedero i natali a personalità come Angelo Brofferio, Cesare Pavese, Davide Lajolo. Un territorio che profuma di uva e che d’autunno si colora di giallo e arancio. In questo paese immerso tra vigneti, alberi di nocciole e boschi, oggi patrimonio Unesco, nel 1972 Caro Caratti, abile incisore, nonché direttore dei Musei civici di Asti e altre illustri personalità, fondarono il Musarmo Museo di Arte Moderna e Contemporanea. Il Musarmo venne ideato come una casa in cui potessero essere esposte le opere di vari artisti, dove le stesse potessero dialogare con i curiosi, prendere vita, mostrarsi. Diversi artisti lodarono l’iniziativa e donarono una o più opere al Museo, ospitato in centro paese presso il Palazzo Zandrino, rendendolo un fulcro culturale della comunità. Dopo alcune vicissitudini, oggi il MUSarMO dimora in un antico edificio: l’ex carcere di Mombercelli, progettato all’inizio del ‘900 dall’ingegnere Santonè. Guardando dall’esterno l’edificio di mattoni chiari, severo ma allo stesso tempo elegante con le cornici e le finestre ad arco, è difficile immaginare che si trattasse di un luogo di detenzione. L’interno presenta ancora le strutture originali: le opere vivono nelle ex celle di detenzione, dietro le sbarre ormai spalancate. Seguendo lo spirito dei suoi fondatori, il museo civico è diretto da volontari e appassionati d’arte e supportato dall’Amministrazione comunale; negli anni ‘90 il curatore Gianmaria Lisa, artista e giornalista Rai, organizzò numerosi eventi arricchendo la collezione con nuove opere. Così continua la conservatrice Anna Virando che, insieme ai membri del Direttivo, mantiene vivo l’interesse culturale, allestendo numerose mostre con opere che affiancano quelle permanenti. Sabato 26 agosto alle 17,30 ci sarà l’ inaugurazione di un’interessante mostra di Xilografie dell’artista Caro Caratti. Ma chi era costui? Era un abile incisore piemontese, nato a Visone e vissuto ad Asti, (Visone, 14 maggio 1895 – Asti, 5 giugno 1980) città che gli ha dedicato una via, e a Mombercelli. È stato Direttore dei musei di Asti e tra i fondatori del Museo d’Arte moderna e contemporanea di Mombercelli, oggi Musarmo e titolare della farmacia Liprandi. Le sue incisioni sono vere perché esprimono in un linguaggio semplice la pacata visione della natura, nelle cui opere pittoriche l’uomo e il lavoro dell’uomo e il suo ambiente come realtà presente sono sempre stati alla base della sua ispirazione creativa, cercando di capirne l’essenza. Laureato in farmacia, si avvicinò all’arte da autodidatta, studiando poi la tecnica della xilografia e dell’acquaforte con Marcello Boglione. Espose per la prima volta nel 1919, a Reggio Emilia. Fu insignito del premio Città di Alessandria nel 1943, del Grumbacher Merit award nel 1952, del premio Medici Domus nel 1957 e dei premi Ravizza e Alfa, entrambi nel 1958. Insieme a Emanuele Laustino, fu maestro del pittore e scultore astigiano Carlo Carosso. La tematica preferita di Caratti è legata alla rappresentazione di ambientazioni tipiche della sua terra di origine, di cui ritroviamo sia paesaggi naturali che scorci rurali e urbani, non raramente arricchiti dalla presenza di figure umane. Diverse sue opere sono attualmente conservate nei municipi di Visone e di Acqui Terme, nei Musei civici di Asti, nel Musarmo di Mombercelli e nella Casa madre dei Mutilati a Roma.
Alessandra Gallo