LE PERLE NERE DELLA MUSICA a cura di Edoardo Ferrati

Ernest Ansermet The Decca Recordings

Musiche di: Albeniz, Auber, Bach J.S., Beethoven, Bartok, Berlioz, Bizet, Boieldieu, Borodin ,Brahms, de Falla, Fauré. Franck, Glazunov, Glinka, Haydn F.J., Honegger, Lalo, Liadov, Martin, Mendelssohn Barthodly, Musorgskij, Offenbach, Prokof’ev, Rachmaninov, Ravel, Respighi, Rimskij Korsakov, Roussel, Sibelius, Stravinskij, Cajkovskij, Turina Weber

Orchestre Suisse Romande, Philharmonia Orchestra London

Registrazioni:1930/68

Etichetta discografica: Decca 485 1583 (88 cd)

Pubblicazione: 5 maggio 2023

 

Ernest Ansermet

La biografia di Ernest Ansermet (1883-1969) è assai interessante: allievo di Otto Raslian ed Ernest Bloch fu anche professore di matematica a Losanna. Non suscita stupore quest’attività in quanto non è raro trovare nei musicisti  nordici  una convivenza di discipline umanistiche e scienze esatte. Iniziò a dirigere al casinò di Montreux (1912-15), direttore dei Ballets Russes di Djaghilev. Ebbe modo d’incontrare Debussy e Ravel. Nel coro della prima guerra mondiale incontrò Stravinskij, esiliato in Svizzera, con cui iniziò un  lungo sodalizio durato tutta la vita.  Nel 1918 Ansermet fondò l’Orchestre della Suisse Romande (tuttora attiva)

con la quale effettuò  tours in tutta Europa, Giappone e le due Americhe. Dopo il 1945 Ansermet e la Suisse Romande giunsero a un notevole successo internazionale attraverso un contratto durato quarant’anni con la Decca che ora  propone   quanto realizzato a partire dagli elettrici del 1930.

Oltre alla OSR diresse le Filarmoniche di Vienna, Berlino, la Philharmonia e la London Philharmonic, la New York Philharmonic e la NBC Symphony.; partecipò ai festivals di Glyndebourne, Edimburgo, Salisburgo. A Torino venne due volte per le stagioni dell’Orchestra Sinfonica RAI: il 24 gennaio 1936 (allora EIAR) con musiche di Mozart. Schumann, Salviucci, G.F .Malipiero, Pizzetti e il 25 gennaio 1955 con Honegger, Roussel e Ravel . Ansermet e la OSR sorpresero con la realizzazione di alcune sinfonie di Beethoven, Brahms, Schumann, Mendelssohn, Cajkovskij a cui vennero mosse numerose critiche, tali esecuzioni non erano affatto convenzionalmente tedesche. Fu anche uno dei primi direttori d’orchestra a prendere in serie considerazione la musica jazz.

Di assoluto riferimento sono le incisioni degli autori del Novecento tra cui il Concerto per orchestra di Bartok, “Nocturnes” e “Après midi d’une faune” di Debussy, i balletti “Le sacre du primtemps”, “Petroushka” e “L’oiseau de feu” di Stravinskij. E’ utile su Youtube un video di pochi minuti (Ginevra, 1946): interpretazione scattante, gesto direttoriale pacato, dirige seduto salvo brevi scatti in piedi per sottolineare determinati passaggi. Da questo raro documento emerge un interprete a tratti quasi paterno e un uomo che non fece mai pesare il suo passato, la sua fama e il suo nome.

Firmò importanti prime esecuzioni assolute importanti di de Falla, Stravinskij, Prokof’ev, Honneger.

Il polemista è meno note alle platee, ma non meno importante: autore infaticabile di saggi e articoli dove mette in campo idee lucide e perentorie. In particolare i due volumi (1961) “Les fondaments de la musique dans la cosciente humaine”, riediti nel 1987. Da tali contributi  nascono assiomi estetici in virtù dei quali condanna  la posizione di Schoenberg e degli altri autori della scuola viennese. Inutile controbattere, la disapprovazione è decisa, senza appello.

Infine, ricca la bibliografia  sul celebre direttore elvetico, purtroppo solo in lingua francese, ad eccezione degli “Ecrits sur la musique” comparsi in italiano nel 1983. Interessanti e ricchi di spunti le Corespondances

con i compositori Copland, Hindemithj. Thompson, Stravinskij, Martin. Per la biografia si fa riferimento   a ”Portrait di Ernest Asermet di Bernard Gavoty 1961).