“LE GEOMETRIE DEL SILENZIO” dell’artista SERGIO ALBANO VI ASPETTANO A COSTIGLIOLE nelle sale di Casa Prunotto
Nello Spazio Arte La Rocca — Casa Prunotto via Provale 11 a Costigliole l’Associazione Costigliole Cultura vi invita alla pregevole mostra “Le Geometrie del Silenzio” dell’artista torinese Sergio Albano che durerà fino al 24 settembre con i seguenti orari: sabato 16-19 domenica 10-12 /16-19 durante i quali saranno visitabili anche le Gallerie Permanenti al piano superiore di CasaPrunotto. Mostra da non perdere, aperta da sabato prossimo, 2 settembre dalle 17:00 alle 20:30. Sergio Albano è nato a Torino nel 1939, dove ha frequentato il Liceo Artistico e successivamente l’Accademia Albertina per migliorare le sue competenze artistiche. Durante la sua carriera l’artista ha dimostrato interesse in una varietà di aree tra le quali la pittura, la didattica e le attività editoriali. Ha fondato e diretto una scuola di pittura conosciuta come “Il Gruppo d’Arte di Via Perrone”, che organizza mostre di pittura ed eventi culturali. Ha insegnato alla Scuola nazionale di Cinema d’Animazione. Le sue opere sono esposte in diverse gallerie prestigiose sia in Italia che all’estero. Ad esempio ha partecipato al ”Art Expo” di Ginevra e di New York, ha esposto alla Man Art Gallery di Parigi e nella Galleria d’Arte Museo di Jinan in Cina. Inoltre ha anche realizzato dipinti murali in diverse località del Piemonte. La sua arte è stata apprezzata anche nel mondo della letteratura, infatti alcune delle sue opere sono state riprodotte in copertina di diritti d’autore e di libri di autori per varie case editrici come Mondadori, Rizzoli e De Agostini. Albano ha collaborato con la Compagnia Teatrale Vittorio Alfieri per diverse produzioni teatrali e ha partecipato al prestigioso concorso nazionale “Gaudenzio Ferrari” di Santhià. Ha inoltre partecipato a numerose fiere internazionali, ottenendo riconoscimenti e premi della critica. Albano ha iniziato a disegnare giovanissimo sotto la guida del padre Mario e dello zio materno Carlo Musso, entrambi paesaggisti. Personaggi a lui vicini che gli hanno insegnato l’importanza del mestiere, della sostanza profonda di un’opera e della sua forma, perché nella continua ricerca di questa, si afferma la vitalità della pittura. La sua prima stagione pittorica figurativa si avvicina ai canoni ottocenteschi con tagli efficacissimi e talvolta memorabili. La visione assume i toni sereni di paesaggi nitidi, velati da una vena romantica e dal riverbero della nostalgia. Dai paesaggi, alle inquadrature di interno – esterno che sembrano riprese attraverso una finestra, alle straordinarie figure, Albano seleziona, semplifica, indurisce le immagini, per sottrarle alla realtà cui sembrano appartenere. E ogni qual volta si percepisce il legame con la realtà, la narrazione si svolge comunque in uno spazio fatto di inserzioni geometriche, di linee che spesso cercano l’astrazione, proiettando la fantasia di chi guarda in un ordine metafisico, Nelle tavole del maestro, dove emerge quanto siano importanti per Albano spazio e colore, sono rappresentati i temi più cari all’artista: i ballerini di tango, le figure di donne, i paesaggi e i teatrini. Tavole, spesso unite alla Metafisica ovvero “a ciò che è al di là delle cose fisiche”. L’artista muore nel 2008.
Alessandra Gallo