PIEMONTE ARTE: LURASCHI, DOBUZHINSKY, BINARIO 18
NANDO LURASCHI ALLA LIBRERIA DELLA TORRE DI CHIERI
Pittore, scultore, disegnatore, Nando Luraschi si esprime con materiali diversi, con una indiscussa capacità di fissare un’idea, un’intuizione, una personale visione della realtà e delle umane emozioni.
In questi giorni espone alla Libreria della Torre una scelta di inchiostri su carta, sculture in resina e di quei preziosi vetri che testimoniano l’essenza e la poetica di un discorso sviluppato nello studio di Pavarolo. Invitato e premiato al Concorso di Pittura di Santhià , presente, sin dal 1950, in rassegne nazionali e personali di livello culturale e mostre a Chieri, esponente di una stagione pittorica che va da Francesco Casorati a Soffiantino, Luraschi racconta attraverso la sequenza delle immagini il senso di una ricerca puntualmente delineata e sottolineata dai testi critici di Pino Mantovani e Marco Rosci. L’incisività del segno, la vibrante scansione del colore e il fluire delle interiorizzate impressioni contraddistinguono il suo dialogo tra arte e ambiente.
                                  Angelo Mistrangelo
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Libreria della Torre, via Vittorio Emanuele II 34, Chieri, sino al 30 aprile.
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PINACOTECA ALBERTINA: DOBUZHINSKY L’ARTE DELLA SCENAÂ
Bozzetti di scenografie e costumi dal Museo del Teatro, della Musica e del Cinema della Lituania
A cura di Enzo Fornaro e Valeria PiasentĂ
In collaborazione con il Teatro Regio di Torino
Pinacoteca Albertina, dal 23 aprile al 5 giugno 2016
Mstislav Dobuzhinsky nasce il 15 Agosto 1875 a Novgorod, in Russia. Nel 1895 inizia gli studi in Legge presso l’Università di San Pietroburgo. Dal 1899 al 1901 frequenta le scuole d’arte di Ažbé e Hollósy. Sempre a San Pietroburgo, si specializza all’Accademia di Belle Arti con il professore Maté, e nel 1902 diventa membro dell’associazione di artisti Mir Iskustva (Il Mondo dell’Arte).
Dal 1906 al 1911 insegna alla scuola privata d’arte di Zvantseva. Nel 1906 viene scelto come docente della Scuola di Arti Decorative. Nel 1922 comincia a insegnare all’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, e dal 1918 al 1924 lavora nei teatri di Mosca e San Pietroburgo.
Nel 1924 a Dobuzhinsky viene conferita la cittadinanza lituana, e nel 1929 si stabilisce a Kaunas, dove vi rimane per un lungo periodo. Negli anni Trenta l’artista partecipa attivamente alla vita culturale lituana: nel 1929-1930 dirige gli studi di pittura grafica e decorativa alla Scuola d’Arte di Kaunas; nel 1930-1933 apre il suo studio a Kaunas, presenta numerose mostre. Inoltre, lavora nell’ambito della tutela dei Beni Culturali, della Grafica Applicata e del collezionismo, dell’illustrazione.
Tuttavia la sua più importante eredità creativa appartiene alla storia del teatro, avendo lavorato a San Pietroburgo, Mosca, Parigi con la compagnia di danza di Diaghilev e i direttori Evreinov, Komisarjevsky, Mejerchol’d e Stanislavskij. Dobuzhinsky fu soprattutto uno dei più promettenti e produttivi artisti che lavorarono nei teatri della Lituania all’inizio del XX secolo, creando le scenografie di 38 produzioni teatrali. Una delle caratteristiche del suo lavoro fu la capacità di concepire la produzione teatrale nella sua totalità , fondendo l’identità di regista a quella di scenografo e costumista, e dove i progetti si liberano da una sterile attenzione al dettaglio a favore di forme espressive dal contenuto emozionale.
Nel 1938 compie un viaggio a Londra, e nel 1939 negli Stati Uniti dove organizza mostre, allestimenti, set per film e produzioni teatrali. Nel 1947 torna in Europa e visita Parigi, Londra e la Svizzera. Per quasi due anni lavora al Teatro La Scala di Milano e al Teatro San Carlo di Napoli. L’artista si spegne il 22 Novembre 1957 a New York.
Quella di Dobuzhinsky, conservata al Museo del Teatro, della Musica e del Cinema della Lituania, è la più grande collezione lituana di lavori teatrali dell’artista, e dal 2009 è riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità . Il museo racchiude le più mature opere di Dobuzhinsky per il Teatro Lituano, mentre la mostra presso la Pinacoteca Albertina contiene opere selezionate da 13 produzioni del Teatro di Stato della Lituania, molte già esposte in varie realtà museali internazionali. Nelle opere esposte, l’artista mostra la sua assoluta conoscenza storica e capacità di interpretarne le fonti: ciò è particolarmente evidente negli schizzi per le opere di Čajkovskij La Dama di Picche (1934) e Eugene Onegin (1936), nel Boris Godunov di Mussorgsky (1939). Anche il lucido progetto per il Don Giovanni (1933) di Mozart, uno dei migliori lavori dell’artista, è in perfetta sintonia con le linee vibranti della musica. La scena creata per l’opera di Karnavicius Radvila Perkunas (1937), integra musica, drammaturgia e la produzione stessa con notevole abilità artistica ed interpretativa: in questo lavoro, Dobuzhinsky inserisce sul palco motivi architettonici di Vilnius e rivela l’originalità dei costumi lituani. Gli schizzi che si allontanano di più dalle forme naturalistiche sono quelli per Coppelia (1933) di Delibes e Il granatiere nano (1935) di Preston, caratterizzati dal decorativismo novecentesco. Nella produzione per l’opera di Smirnova Le fiabe di Andersen (1939), Dobuzhinsky si rivela inoltre un esperto di letteratura, capace di comprendere tanto l’intensità della storia quanto di interpretare i tratti psicologici dei personaggi con una punta di assoluta ironia.
Grazie alla collaborazione col Teatro Regio di Torino, i progetti di Dobuzhinsky per due opere teatrali vengono comparati con produzioni contemporanee: i costumi, custoditi nell’Archivio Storico del Teatro Regio di Torino, per il Don Giovanni di W. A. Mozart, stagione 1987/88, con la direzione d’orchestra di M. Erdélyi, la regia di L. Squarzina, scene e costumi di P. Tommasi; e La dama di picche di P. Čajkovskij, stagione 2008/09, direzione d’orchestra di G. Noseda, regia, scene e costumi di D. Krief.
Pinacoteca dell’Accademia Albertina – via Accademia Albertina 8, Torino
La mostra resterà aperta al pubblico dal 24 aprile al 5 giugno 2016, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Chiuso il mercoledì.
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TORINO, MOSTRA “BINARIO 18 #STAYHUMANART”
A Torino un itinerario di immagini, organizzato da Legal@rte, per riflettere sul significato di diversità ed integrazione attraverso le opere di artisti della “società civile” ed artisti-poliziotto.
Dall’8 al 30 aprile 2016 a Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 10, Torino, l’arte contemporanea dĂ voce alle migrazioni con “Binario 18”: il binario d’arrivo del Treno del Sole, sul quale centinaia di migliaia di persone giunsero dal Sud a Torino. Il binario d’arrivo verso la speranza in un futuro migliore. E’ un percorso espositivo artistico itinerante organizzato dall’Associazione Legal@rte, nata dalla volontĂ di alcune appartenenti alla Polizia di Stato, che hanno scelto di continuare a diffondere i principi di legalitĂ anche al di fuori del contesto istituzionale, facendo leva su nuovi linguaggi. Una mostra – dove sono esposte anche opere realizzate da agenti di polizia, che hanno sentito la necessitĂ di trasmettere le emozioni provate nel loro lavoro quotidiano nell’interfacciarsi con il popolo migrante, in pittura – che porta il visitatore in un viaggio che attraversa le vecchie e nuove migrazioni: riflettere sul significato di diversitĂ , ma anche sugli inganni della percezione.
L’emergenza dei migranti e gli ultimi tragici fatti di Parigi e Bruxelles ci pongono di fronte ad una sfida, una grande prova che l’occidente vince, partendo dalla capacitĂ di sentire empatia nei confronti dell’altro, passando, come auspicato da Papa Francesco “da una cultura dello scarto ad una cultura dell’incontro e dell’accoglienza“. Soprattutto ricordando quello che è stato il processo migratorio interno, raccontato attraverso le immagini dell’archivio de La Stampa, la mostra sarĂ successivamente allestita in luogo simbolo: dal 5 al 12 maggio, presso lo Spazio MRF a Mirafiori, l’ex capannone Fiat adibito a centro culturale, ripercorrendo cosi l’immigrazione interna degli anni ’50-’70 alla ricerca di lavoro nelle fabbriche della cittĂ . L’esposizione, a cura di Roberta Di Chiara, si onora tra gli altri della presenza di Ugo Nespolo, Francesco Cito e Daniele Galliano: oltre 50 opere di arte tra pittura, scultura, fotografia, installazioni: un’esperienza che immergerĂ il visitatore in un percorso multisensoriale grazie all’allestimento scenografico affidato all’artista-scenografo Gaspare Lombardo.
ARTISTI IN MOSTRA
Angelo Barile – Giulio Cardona – Francesco Cito –  Daniele D’antonio – Davide De Agostini – Marica Fasoli –        Daniele Galli – Maurizio Geraci – Giovanni Iudice – Fabio La Fauci Claudio Lia Gaspare Lombardo – Francesco Malavolta -Riccardo Mannelli Eduardo Mono Carrasco – Ugo Nespolo – Davide Puma – Antonio Scarpelli – Salvatore Soccodato – Diego D. Testolin – Roberta Toscano – Paolo Troilo
TORINO, “IL SACRO E IL PROFANO”
Galleria ARTE CITTA’ AMICA – Via Rubiana, 15 – Torino. La mostra resterĂ aperta fino al 10 maggio 2016. Orario: • martedì – sabato dalle 16,00 alle 19,00
- festivi chiuso.
Arte CittĂ Amica presenta la mostra collettiva di pittura, scultura e grafica dal titolo “Il sacro ed il profano”. Il titolo è stato voluto per dare la possibilitĂ agli artisti di cimentarsi tra il religioso e tutto ciò che s’intende con la parola profano anche in modo divertente.
Osservando le opere possiamo notare come gli artisti si sono cimentati nel rappresentare il tema della mostra. Antonio Robella ha descritto sulla tela un momento biblico: un toro dorato (il profano) e una luce che rappresenta il sacro. Isidoro Cottino ha presentato un opera veramente singolare con una croce verso il basso mentre in alto verso il cielo vi è la luna splendente.
La mostra ha lo scopo di unire in collettiva diverse tipologie d’arte.
Gli artisti partecipanti:
Giampiero Actis, Sergio Aimasso, Egidio Albanese, Corrado Alderucci, Mauro Azzarita, Giulio Benedetti, Enrica Berardi, Mario Bernardi, Antonio Branca, Fabrizio Brazzale, Valeria Caldera, Eduardo Carrasco “Mono”, Federcia Cartapestaia, Gian Luigi Castelli, Anna Cervellera, Maria Lilla Cimini, Isidoro Cottino, Alessandro Criscuoli “Chantal”, Giovanna D’Avenia, Alfredo De Leonardis, Michele De Stefano, Elsa De Mattei, Piero Ducato, Franco Fassone, Renata Ferrari Angela Gabriella Farella, , Silvia Finetti, Luciana Francone, Carla Gentile, M.R. Giovenale “Moja”, Luigi Grassi Samira Hasseinzadeh. Fiorenzo Isaia, Gaetano LanatĂ ,  Elda Lazzaretto, Giuseppe Longo, Francesco Luchino, Gabriella Lucatello, Giovanna Magaddino, Giuseppe Manolio, Adelma Mapelli, Mirella Mendola, Piera Miletto, Laura Mosca, Giovanni Moscatelli, Francesco Murlo, Fujii Nobue, Cristina Novella, Giuseppe Pietro Obertino “OBER”, Franca Valeria Oliveri, Amalia Passaro, Angelo Piras,  Paolo Pirrone, Nazareno Randò, Gaetano Rizzari, Antonio Robella, Alberto Rossotto, Lucia Sconfienza, Serena Solange Carluccio, Maria Spinelli,  Fernanda Sacco, Bianca Sandri, Giuseppe Sanino, Anna Sartori, Maria Scalia, Rita Scotellaro, Renata Seccatore, Gianni Sesia Della Merla, Maria Teresa Spinner, Nicola Tatullo, Luciano Valensin, Pietro Giorgio Viotto, Fausto Zanni, Loredana Zucca.
TORINO, ARTE CITTA’ AMICA: PREMIO NAZIONALE DI ARTI LETTERARIE METROPOLI DI TORINO
L’associazione culturale “Arte Città Amica” organizza la XIII edizione del premio nazionale di arti letterarie Metropoli di Torino.
Possono partecipare al concorso autori italiani e stranieri con elaborati in lingua italiana a
tema libero. Il concorso si articola in 4 sezioni:
- Poesia singola inedita
- Poesia silloge edita (volume di poesie)
- Prosa edita (romanzo, racconto)
- Prosa inedita (racconto)
- Sezione speciale Saggio (edito ed inedito)
Gli elaborati partecipanti al premio non saranno restituiti. Il giudizio della giuria è insindacabile e inappellabile. Le opere partecipanti dovranno essere inviate alla segreteria del premio, presso il Centro Culturale Arte CittĂ Amica di Via Rubiana, 15 – Torino, entro e non oltre il 15 giugno
- Allegare copia del bollettino di pagamento. La quota di partecipazione è fissata in € 20 per una sola sezione. Ogni sezione in più, comporta una maggiorazione di € 5. La quota potrà essere versata sul conto corrente postale numero 51814473 o bonifico bancario IBAN:
IT46P0760101000000051814473 intestato: Arte CittĂ Amica Centro Culturale, via Rubiana, 15 – 10139 Torino oppure con assegno, vaglia postale o versata direttamente alla segreteria del Centro nel termine indicato. E’ importante indicare nella causale di versamento: “Premio Nazionale d’Arti Letterarie”. I premi dovranno essere ritirati al momento della cerimonia conclusiva. Non saranno
spediti per posta. Non si accettano copie non dattiloscritte. Eventuali copie scritte a mano annulleranno la partecipazione al premio. Per le opere inedite si accettano anche spedizioni tramite E-mail all’indirizzo lett2016@artecittaamica.it (formato Pdf, Word) inserendo tutti i dati del partecipante e aggiungendovi copia scannerizzata del pagamento. Le opere vincitrici saranno inserite su di un unico volume che verrĂ consegnato, gratuitamente, durante la premiazione che avverrĂ il 29 ottobre 2016 presso la GAM di Torino. ProprietĂ artistica e letteraria restano comunque dell’Autore. Tutti i partecipanti al concorso saranno avvisati con e-mail o telefono per il ritiro dell’attestato di partecipazione. I risultati verranno pubblicati sul sito web: www.artecittaamica.it a conclusione della cerimonia di premiazione
Per informazioni: segreteria del premio
Telefono: 011/7768845 – 011/7717471.
E-mail: lett2016@artecittaamica.it
oppure: info@artecittaamica.it
Giuria – Direttore letterario: Danilo Tacchino,
Prosa edita: Bruna Bertolo, Mauro Minola, Pier Giorgio Tomatis
Volume edito di poesia: Piero Abrate, Andrea Bolfi, Sandro Gros Pietro
Poesia singola inedita: Angelo Mistrangelo, Mario Parodi, Sergio Veiluva
Prosa inedita: Antonio Derro, Alessandra Ferraro, Franca Patti,
Saggio: Massimo Centini, Danilo Tacchino, Ernesto Vidotto