Asti, Adunata degli Alpini. Si inaugurano le mostre al Palazzo dell’Enofila

COPERTINA BAIONNETTE_Léandre1915 (2)Non solo militari e riferimenti marziali accompagneranno l’Adunata alpina di Asti. C’è anche un aspetto culturale e storico che si portano dietro i loro appuntamenti di ritrovo. Il Palazzo dell’Enofila diventerà, infatti, un vero e proprio polo culturale che si aprirà l’8 maggio con l’inaugurazione delle mostre allestite sui 1500 metri quadri a disposizione sui due piani della struttura. “Salvare le penne – iconografia e reperti tra amori e trincea” è il titolo della mostra curata da Dino Aloi con il patrocinio della Commissione Europea. Saranno esposti circa un centinaio di fogli originali di giornali satirici del periodo bellico ’14-’18  della stampa italiana, inglese, francese e tedesca. “La mostra, sin dal titolo, vuole essere ironica – spiega il curatore Dino Aloi – Salvare le penne infatti ha una triplice valenza che passa dal “portare a casa la pelle” al più esplicito “salvare coloro che hanno disegnato la guerra da testimoni” per arrivare al contestualizzato LA TRADOTTA sacchetti 1918 (2)“salviamo tutto ciò che sono e hanno rappresentato gli alpini, un corpo amato e benvoluto da tutti”. Un’attenzione particolare viene dedicata alla figura della donna durante il conflitto nei vari ruoli: moglie, madre, donna soldato, lavoratrice. Ci saranno sezioni incentrate sulla Croce Rossa, sui cimeli militari, sulla figura dell’alpino. Da segnalare le tavole dell’artista francese Paul Iribe pubblicate con il titolo “La danza macabra” e della vignettista dell’Avanti Adriana Bisi, cugina del futurista Umberto Boccioni. Esposte anche 14 moto d’epoca e i documenti e foto provenienti dall’archivio del generale Stefano Lombardi: fotografie a uso interno dell’esercito, fogli di comando e telegrammi personali. I documenti rendono bene la dimensione dello stato di guerra vista in prima fila per via dell’incarico che ricopriva il generale. Altra mostra allestita all’Enofila è “Noi Alpini” 170 fotografie scattate a metà degli Anni Sessanta da Enzo Isaia, allora sottotenente e fotografo dilettante di 22 anni, che compongono un interessante ritratto della vita quotidiana degli Alpini. Sempre di Isaia sono le 200 immagini che compongono la mostra “Colori e sfumature di paesaggi monferrini Patrimonio dell’Umanità UNESCO”. Il percorso espositivo comprende, infine, la mostra “IFMS – Federazione internazionale dei soldati di montagna” a cura della Commissione IFMS nazionale e allestita dalla Sezione Ana di Bergamo, e quella su Bozzetti, manifesti e medaglie dell’Adunata di Asti a cura di Renato Valentini.

Le mostre saranno visitabili fino a domenica 15 maggio con apertura dal 9 al 12 maggio al mattino con visite riservate alle scuole e, dal 13 al 15 maggio, con orario 9-23.

 

Altre info: 0141 531018, info@asti2016.it, www.asti2016.it

 

Carmela Pagnotta