Calcio. “Via da Chieri”. L’assessore: “Sono amareggiato, non capisco…”
Quattrocolo, assessore allo sport del Comune di Chieri: “Il gestore PSG, per venire incontro al Chieri Calcio, ha proposto 50 e 50 sugli incassi. Risposta: vanno a Gassino…”
Il ‘Via da Chieri” del Chieri Calcio 1955? Per l’assessore allo sport e vicesindaco di Chieri, Roberto Quattrocolo, una decisione che non si spiega.
Dice Quattrocolo: “Sono amareggiato per questo epilogo, di cui ho saputo dai giornali. Non capisco questa scelta. La nuova dirigenza del Chieri, quando si è presentata da noi, ci ha parlato di un progetto a lungo termine, e partecipare al bando per la gestione del De Paoli sembrava una logica conseguenza. Per correttezza, ho anche poi chiamato il presidente Gusella, raccomandandogli di partecipare al bando e spiegando che conveniva loro partecipare. Speravo proprio che lo facessero, nell’ottica del loro progetto. Questo bando ha connotati di qualità maggiori rispetto al passato, è un bando di gestione completa. Chi gestisce deve farsi carico delle utenze e avere cura maggiore del campo in erba naturale. Quindi, un bando appetibile, ma con oneri maggiori di cura e manutenzione del campo. Nel bando, per pareggiare i costi del gestore, abbiamo previsto di intervenire fino a 31.500 euro all’anno. Chi gestisce deve occuparsi di tutto, e per questo abbiamo previsto che il gestore avesse per sé i proventi dei biglietti d’ingresso alle partite.
Il PSG, per trovare un accordo con il Calcio Chieri, si è reso disponibile a riconoscere al Chieri il 50% degli incassi, dedotte le spese. Un passo di buon senso da parte di PSG: detratte le spese di organizzazione, metà ciascuno tra gestore e Calcio Chieri. La risposta del Chieri è il trasferimento delle sue partite a Gassino.”
Conclude Quattrocolo: “Il bando contiene due riserve. Una per le partite del Chieri in serie D e una seconda per l’utilizzo della pista di atletica da parte della società Novatletica. In un quadro di questo tipo, era quasi scontato che il Chieri partecipasse al bando, una scelta di puro buon senso. Così, ho telefonato a Gusella per informarlo del bando. Non lo hanno fatto…”