A COSTIGLIOLE INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “UNO DEI SEI” DI ENRICO PAULUCCI
I fine settimana costigliolesi sono sempre intensi di impegni ed emozioni che si riempiono di eventi. “I venerdì di Giulia”: secondo incontro lo scorso venerdì con alti piaceri alcolici. Piaceri del rum e di quattro grandi cocktail: Mai Tai, Planter’s punch, Mojito classico e Mojito alla fragola. “Una festa pane e salame”sempre venerdì 29 per festeggiare insieme, senza un motivo. Presenti vino, pane e salame e qualche piatto freddo. Dj set lucabernasconefc e di seguito Loandsound dj. Grandi vini al castello di eccellenze del territorio con l’ associazione ” Noi di Costigliole” . Finali top 300 con” I vini più buoni d Italia“in concorso. Nel castello prosegue inoltre la mostra contemporanea organizzata dall’ Associazione “Fly Art”…aspettando Rosso Barbera 2023. L’Associazione Costigliole Cultura invita tutti gli amanti dell’arte alla mostra di dipinti e grafica dal titolo ‘Uno dei sei’ dell’artista Enrico Paulucci che si inaugurerà sabato 7 ottobre alle ore 17 nelle sale di CasaPrunotto – ‘SpazioArte LaRocca’ e sarà aperta fino al 29 ottobre. Enrico Paulucci (Genova 1901 – Torino 1999) è stato un pittore italiano, uno dei componenti del Gruppo dei Sei di Torino. Figlio del generale marchese Paolo Paulucci Delle Roncole e di Amalia Mondo, originaria di Montegrosso, da adolescente si trasferì a Torino al seguito della famiglia e qui compì gli studi classici, si laureò in scienze economiche e in legge. Durante gli anni del liceo mostrò già la sua inclinazione per la pittura e mentre seguiva i corsi universitari cominciò a esporre nelle mostre locali, partecipando anche al movimento futurista. A Parigi approfondì la conoscenza della pittura francese, dall’Impressionismo in poi e nel 1929 a Torino costituisce con altri amici pittori il gruppo “Sei pittori”, un movimento promotore di un’arte libera. I soggetti raffigurati nelle opere sono: paesaggi, figure marine, nature morte. Le tecniche principali sono: olio, gouache; cura molto anche la grafica (penna, matita, litografia, acquaforte). Paulucci si è dedicato, oltre all’attività di incisore, a quella di grafico pubblicitario, e a quella di scenografo teatrale e cinematografico con rappresentazioni alla Fenice di Venezia e in altri maggiori teatri italiani. L’artista cerca di rendere comprensibile il suo percorso non solo con le opere, ma anche con gli scritti che accompagnano la sua produzione, portando così avanti in contemporanea sia il lavoro di pittore che quello di scrittore, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti sia in Italia che all’estero. Diviene insegnante presso l’Accademia Albertina di cui diviene anche direttore. Il 28 giugno 1987 il comune di Montegrosso gli conferì la cittadinanza onoraria. Paulucci aveva voluto, da tempo, che il luogo della sua ultima dimora fosse il paese astigiano che diede i natali alla madre. Lì aveva fatto costruire la tomba di famiglia e l’aveva arricchita componendo un bellissimo mosaico giocato su una infinita tonalità di blu, azzurro e turchese, raffigurante una nave che solca il mare dell’Eternità. Ora riposa accanto alla moglie Gita, alla madre Amalia, al padre Paolo e alla sorella Maria. Per onorarne perpetuamente la memoria, l’amministrazione comunale di Montegrosso, nel 2000, gli ha intitolato la Biblioteca Civica.
Alessandra Gallo