“Chieri città respingente, la resilienza del commercio è eroica…”
Lo scrive in un post Roberto Pezzini, presidente del Comitato Centro Storico di Chieri.
“CHIERI sta diventando una città “RESPINGENTE” priva di attrattive e sempre più depauperata . Se ne va la prima ed unica squadra di calcio, le squadre di basket non possono giocare nel Pala cittadino perché con attrezzature non adeguate, una importante e storica azienda chierese ha chiesto di festeggiare poco tempo fa i suoi 140 anni di attività in città e non ha trovato né risposte né accoglienza da questa Amministrazione e così ha scelto di delocalizzare l’evento a Valfenera , le nuove progettualità del DUC( Distretto Urbano del Commercio) ricalcano quelle precedenti già bocciate dalla Regione senza interventi strutturali e di innovazione digitale , il centro storico privo di infrastrutture e complicato da una viabilità paranoica sta diventando una chimera irraggiungibile per i non residenti e non solo , la sicurezza è significativamente importante ma la gestione dei dossi è divenuta schizofrenica, interventi pubblicitari di pura immagine con cartelloni e manifesti oltre che costosi , errati ( il recente al Parco tessile è la testimonianza della non conoscenza pubblica neppure del proprio territorio ), un arredo urbano degradato che nella scorsa estate ha lasciato spazio alla crescita di piante ed arbusti nelle strade cittadine mentre sui tavoli pubblici si dibatteva sull’opportunità di un intervento manuale o chimico, se aggiungiamo che il definanziamento del PNRR rischia di compromettere gli interventi sull’area Tabasso e la caserma Scotti siamo al tracollo.La resilienza del commercio a Chieri è veramente un atto eroico, neanche Barbarossa aveva fatto tanto danno.”
Così, in un post, Roberto Pezzini, presidente del Comitato Centro Storico di Chieri.