Chieri e il ‘trasloco’ degli Alpini. Il Comune: “Non abbiamo alternative, parte il cantiere a San Filippo”
Il Comune di Chieri comunica agli Alpini che è giunto il momento di lasciare i locali a San Filippo: è successo qualche giorno fa e né gli Alpini né il Coro Arco Alpino l’hanno presa bene. Il vicesindaco e assessore al patrimonio, Roberto Quattrocolo: “Capisco l’amarezza degli Alpini, ma il Comune non aveva e non ha alternative. La scelta fatta due anni fa di liberare tutto il piano terreno dalle sedi delle associazioni era l’unica possibilità a nostra disposizione per intervenire su quel palazzo rendendolo idoneo a due sole destinazioni (la scuola e la cultura) invece che tre come prima (la sede delle associazioni era la terza) e intanto prevedere l’ex Caserma Scotti ristrutturata con i fondi del PNRR come sede finale delle associazioni stesse. Purtroppo, senza dare colpe a nessuno, i tempi non coincidono e ci vorrà un paio d’anni per avere la Scotti pronta per questo. Nello stesso tempo, serve subito libero il piano terra del palazzo San Filippo. Di qui la necessità di far traslocare le associazioni ancora presenti, gli Alpini e il Coro Arco Alpino. Abbiamo offerto loro degli spazi alla Citta della del Volontariato per la sede provvisoria e un magazzino comunale per custodire il materiale degli Alpini. Quanto al loro spazio dei ricordi, può al momento restare dov’è, anche se non fruibile dai visitatori perché chiuso in presenza del cantiere.”
Sull’argomento, interviene anche l’assessore alla cultura e alla comunicazione, Antonella Giordano: “Parlare di sfratto o sgombero a proposito degli Alpini e del Coro Arco Alpino non è corretto. Da due anni quelle due associazioni sanno che il Comune ha necessità di mettere a norma quei locali e adesso che il momento è arrivato si tratta solo di dare corso. Il Comune ha messo a disposizione esclusiva degli Alpini un locale alla Cittadella del Volontariato come sede amministrativa provvisoria di 5 metri per 5 e uno spazio condiviso in corridoio per le prove del coro. La preoccupazione degli Alpini per il loro museo non ha motivo, visto che la stanza dei ricordi resterà al momento a San Filippo e potrà in futuro essere integrata con il polo museale che nascerà al piano terra dell’edificio. Quanto al materiale in magazzino, che gli Alpini usano in parte per eventi esterni a favore dei cittadini, abbiamo dato la nostra disponibilità a contribuire alle spese per l’eventuale affitto di un garage. Credo che il Comune abbia trattato gli Alpini con i guanti di velluto.”