PIEMONTE ARTE: PEIRETTI, TUNINETTI, DOREL, GALLINA, DE MARCHI E GHIOTTI, TICHE
DAVIDE PEIRETTI: IL PITTORE DELLA MUSICA
Chiostro di Voltorre – Piazza Chiostro, 23 – Gavirate (VA)
presentazione di Philippe Daverio
E’ aperta al Chiostro di Voltorre (piazza Chiostro, 23) di Gavirate (Varese) a cura della Provincia di Varese – Settore Cultura, la mostra dedicata al pittore torinese Davide Peiretti (Torino 1933-2008), uno dei più raffinati interpreti della stagione della pittura astratta italiana. Peiretti sceglie la tecnica astratta come la più congeniale alla sua poetica fantastica e diviene parte attiva della vivacissima stagione che vede – tra il 1960 e l’90 – Torino centro delle arti figurative, con nomi che acquisteranno fama internazionale. La definizione di “pittore della musica” deriva dal profondo legame tra Davide Peiretti e il mondo musicale. Il tributo al pittore durerà fino al 22 maggio e la mostra sarà aperta dalle ore 14 alle 18 dei giorni venerdì e domenica, mentre al sabato l’orario proseguirà fino alle ore 22.
Dice di lui Philippe Daverio: “Ciò che nel suo percorso è di particolare e curioso interesse è proprio questa commistione fra musica e strumenti, fra forme mentali e forma fisica, che gli servono da introduzione ad un cosmo estetico dove delicatezza e vigore entrano in perfetto contrappunto. Ciò che lo rende unico è, oltre la sensibilità, l’esperienza di vita vissuta, di lavoro realizzato, di poesia percepita. La leggerezza è infatti eleganza. E l’eleganza garbata è motto dell’anima.”
Davide Peiretti (1933 – 2008) nasce a Torino il 19 febbraio 1933. La passione per la pittura lo porta, poco più che ventenne, a Parigi dove risiede per due anni, entrando in contatto con gli esponenti delle nuove correnti dell’arte contemporanea. Tornato a Torino si iscrive all’Accademia del Nudo, diventando allievo di Filippo Scroppo. Sceglie la tecnica astratta come la più congeniale alla sua poetica fantastica e diviene parte attiva della vivacissima stagione che vede – tra il 1960 e l’90 – Torino centro delle arti figurative, con nomi che acquisteranno fama internazionale.
Uomo di profonda cultura filosofica, umanistica e musicale, legato, oltre ai colleghi pittori e scultori, anche a personalità di spicco del panorama torinese, come il filosofo Sergio Ruffino, il compositore Gilberto Bosco, lo scrittore Alessandro Buffa, etc. Intensa del pari la sua collaborazione con il mondo musicale, mediato dalla moglie Rita e dal figlio Alessandro, entrambi musicisti, che lo porta a realizzare numerose opere ispirate a brani di compositori sia antichi che contemporanei. Forte il suo legame con Baldissero Torinese, dove ha lavorato a lungo.
TORINO, L’ARIETE: “FRAGRANZE DI COLORI”, MOSTRA DI GIANNA TUNINETTI
La Galleria d’Arte L’Ariete” di Via Bava 9B a Torino ospita da giovedì 19 maggio fino all’11 giugno la mostra “Fragranze di colori”- attimi infiniti del mondo floreale, di GiannaTuninetti.
Orari: dal martedì al sabato 10-12,30 e 16-19.
I NOSTRI OCCHI SONO COLORI, PITTURA PER LA SALVAGUARDIA DELL’OSPEDALE OFTALMICO
Un evento culturale che vuole unire la pittura alla difesa dell’Ospedale Oftalmico di via Juvarra a Torino. L’iniziativa è del Comitato per la Salvaguardia dell’Ospedale Oftalmico e si terrà il 2 giugno nell’area mercatale di corso Palestro a Torino. Una manifestazione dal nome significativo: “I nostri occhi sono colori”, rivolta a tutti gli amanti della pittura, esperti e non, che vorranno disegnare l’ospedale in una giornata di arte, salute e colore. Nel giorno in cui si festeggia la Repubblica , il Comitato vuole dare un tocco di colore al diritto costituzionale di difesa della salute dei cittadini, chiedendo ai partecipanti di esprimere con la propria tecnica il valore dell’Oftalmico in un capolavoro da conservare nel tempo. Gli artisti potranno mettersi all’opera per disegnare l’Ospedale dalle 10 alle 15 nell’area mercatale di corso Palestro. Le opere saranno poi giudicate da una giuria esperta con il contribuito dei cittadini, che potranno esprimere la loro preferenza. Alla fine della giornata sarà riconosciuto un premio per le tre migliori opere. Una gratificazione speciale sarà dedicata ai migliori artisti tra i 5 e i 10 anni. Le iscrizioni sono gratuite ed aperte a tutti fino al 20 maggio.
CHIERI, LE SCULTURE DI DOREL AL SANPAOLO
Lo scultore veneto Amerigo Dorel (tre sue opere sono esposte perennemente in Chieri), presentato dal giornalista Enrico Bassignana, ha inaugurato una mostra di alcuni dei suoi pezzi migliori c/o Istituto Bancario San Paolo di Torino Ag. Di Chieri.
Durerà 30 giorni ed ha un valore culturale notevolissimo, perché solo alla recente mostra presso l’Ambasciata Americana a Roma c’erano così tante opere.
Adelino Mattarello
TORINO, ASTA BENEFICA AL “QUADRATO”
Il Gruppo Building invita a ‘Creatività Bene Comune’: nella serata di mercoledì 11 maggio presso Quadrato, l’antico convento agostiniano di via delle Orfane, saranno messi all’asta i 12 quadri realizzati dagli allievi dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino che, esposti sul perimetro del cantiere Lagrange12, hanno dato vita per 18 mesi ad un grande museo open air nel cuore di Torino. Condurrà l’asta Luca Beatrice, critico d’arte e presidente del Circolo dei Lettori:
il ricavato sarà devoluto alle associazioni AIN onlus, Associazione Infanzia Nefropatica e Vivere onlus, Associazione Volontari e Famiglie con figli portatori di Handicap.
LA MORRA, MOSTRA PERSONALE DI PIERFLAVIO GALLINA
Presso la Cantina Comunale – Via Carlo Alberto n° 2, La Morra. Mostra personale di Pierflavio Gallina, fino al 13 maggio.
Orario: tutti i giorni 10/12,30 – 14,30/18,30
INFO: www.gallina-atelier.it – Mob. 330.210699
SANTO STEFANO BELBO, DEMARCHI E GHIOTTI AL RELAIS SAN MAURIZIO
Apertura d’eccezione al Relais San Maurizio a Santo Stefano Belbo con la mostra del pittore Roberto Demarchi e dello scultore Massimo Ghiotti. Autorità, esperti e collezionisti, giornalisti e critici d’arte, esponenti della cultura e della politica, hanno visitato e seguito il percorso creativo dei due autori presentati da Luca Beatrice nel catalogo edito da Skira.
Un appuntamento da non perdere, organizzato dalla Galleria d’arte contemporanea Ferrero di Villa Nesi a Ivrea, di Chiara e Massimo Ferrero, in collaborazione con la Fondazione Gallo, il Relais San Maurizio e Virginia Tiraboschi, Veronica Lucchin e Alessandro Corrado.
Nella prestigiosa sede espositiva, realizzata negli spazi ristrutturati di un ex convento, fondato dai monaci francescani nel 1619, ben si collocano le 20 grandi e intense opere di Ghiotti, in gran parte ambientate nel parco con piante secolari, e, all’interno, i 23 dipinti di Demarchi che esprimono tra materia e colore il senso di una ricerca in continua evoluzione.
Vi è, quindi, in questa esposizione l’essenza di un linguaggio che appartiene alle esperienze del secondo Novecento e dei primi anni del nuovo Millennio, a una stagione che, dalla serie di tecniche miste «Perì Physeos» di Demarchi a «La cetra di Afrodite», in ferro e acciaio inox, di Ghiotti, mette in evidenza e suggerisce una chiave di lettura della poetica e del mondo interiore dei due artisti torinesi.
La mostra si può visitare sino al 28 febbraio del 2017. Informazioni Galleria Ferrero: www.galleriaferrero.com,
galleriaferrero@libero.it.
Angelo Mistrangelo
COLLEGNO, ALLA SALA DELLE ARTI IL MITO DI «TICHE» RIVISITATO DA XAVIER DE MAISTRE E LIVIO STROPPIANA
Nello spazio espositivo della Sala delle Arti di Collegno, si inaugura venerdì 13 maggio, alle 18,30, alla presenza del Sindaco Francesco Casciano e dell’Assessore alla Cultura Matteo Cavallone, la mostra «Il Mito di Tiche» con le opere di Xavier de Maistre e Livio Stroppiana. Dea della fortuna, Tiche, è raffigurata su antiche monete e, nell’arte Medievale, con una cornucopia e la ruota della fortuna, mentre si narra che lo scultore Eutichide realizzò la «Tiche» di Antiochia.
E dalla mitologia emerge un’immagine del tutto particolare, filosofica, affascinante, che rientra nella storia e nell’attività culturale dell’Associazione «Gli Argonauti», presieduta da Renato Migliari. E nell’ampio ciclo di esposizioni organizzate nel tempo, s’inserisce ora l’appuntamento con Xavier de Maistre e Livio Stroppiana: due letture e definizioni diverse e, direi, complementari, della divinità, che uniscono figurazione, astrattismo e l’energia del segno.
Nel segno del mito, quindi, di una ricerca che ha attraversato i secoli, di un dialogo impresso nelle pagine di una narrazione scandita dai personaggi mitologici, dalle loro avventure, dall’icona di Tiche, che aveva templi ad Antiochia, Alessandria e Costantinopoli, e ora si lega e interseca con la creatività dei due artisti contemporanei. In Xavier de Maistre, «Tiche» è la preziosa incisione «La Medusa del Re» (la fortuna del re), ma può anche essere una «grande casa del ‘700» con i ricordi di famiglia o un gufo o l’Upupa dei versi di Montale: «nunzio primaverile, upupa, come/ per te il tempo s’arresta». Le sue incisioni e i disegni costituiscono l’indiscussa testimonianza di un alto virtuosismo, di una personalissima calligrafia, di quel ricomporre sulla lastra o sul foglio di carta frammenti di un lirico naturalismo, di un calibrato delinearsi della facciata di una villa alla Venaria, il geometrico giardino di «Villa Silvio Pellico» a Moncalieri e l’ampio sviluppo dei rami di una imponente Quercia del Galles. La rappresentazione di un suggestivo Olmo, di un Cervo a Stupinigi e della composizione «Astore e Fagiano», caratterizza l’impegno espressivo di Xavier de Maistre, la capacità di trasmettere l’incanto di una radura immersa nel silenzio, di un metafisico porticato e della puntuale risoluzione di «Puiseux, Francia».
La sequenza dei fogli rivela, in ogni caso, il penetrante fluire di una linea che fissa le immagini, in una sorta di limpido gioco delle parti che si trasforma in racconto.
E l’indagine prosegue con le tecniche miste di Livio Stroppiana, che mettono in evidenza la trama dei neri e degli azzurri di «Ti sei nascosta tra le nuvole» e la sua interpretazione di «Tiche». Mediante la sequenza di segni e colori crea il tessuto informale di opere che appartengono a una «scrittura» dalla strenua energia espressiva, evidente ne «Il vento ha soffiato sulla tua vela» e nella vibrante accensione dei rossi di «Nel cielo di pietra rossa». Stroppiana mantiene nel corso degli anni una inalterata volontà di comunicare le segrete emozioni, gli accadimenti, le sensazioni che presiedono alla formulazione di un dire insito nella sua personalità, dalla traccia di un linguaggio che emerge dalla memoria del tempo, del sogno, del simbolo.
E così da «Che ritmo di tristezza sognatrice agita i tuoi pensieri?» a «Dei grigi tra cielo e terra», si snoda il dettato di Stroppiana e si coglie l’alternanza delle zone cromatiche che suggeriscono il clima di «La notte entra con invasione possente».
Angelo Mistrangelo
Collegno, Sala delle Arti, Certosa Reale, Parco Generale C.A. Dalla Chiesa, via Torino 9, orario:giovedì-domenica 15-19, sino 29 maggio.