Asti. Macello di Baldichieri, la Finanza sequestra ai vecchi gestori 10 milioni di beni
FRODE CONTRIBUTIVA, FISCALE E RESPONSABILITA PENALE EX D. LGS. 231/2001. ESEGUITO DECRETO SEQUESTRO BENI PATRIMONIALI E AZIENDALI PER 10 MILIONI
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, – nell’ambito di indagini penali coordinatedalla locale Procura della Repubblica – di cui una prima fase si è conclusa il 12 ottobre u.s., hanno dato esecuzione oggi, 23 ottobre 2023, ad un ulteriore provvedimento di sequestro preventivo di beni per 9.760.110,67 di euro (liquidità, quote societarie, beni aziendali, mobili ed immobili registrati). Gli accertamentidel Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Asti avevano consentito di delineare i contorni di una ipotesi di evasione contributiva per 1,9 milione di euro, portando alla luce le linee portanti di uno schema organizzativo fraudolento, composto da 4 società, prive di struttura, mezzi e capacità decisionali, meri serbatoi di manodopera.Queste si sarebbero succedute nel tempo nella stipula ed esecuzione di contratti d’appalto di illecita somministrazione di prestazioni lavorative di macellazione di animali; queste entità, attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per 33.435.174,50 di euro, avrebbero comportato in favore della parte committente, locale importante società per azioni del settore carni, l’indebito beneficio nel tempo (2014-2022) di un risparmio di imposte per 14.594.643,35 (di cui € 7.355.738,39 di IVA dovuta). L’Autorità Giudiziaria aveva disposto n. 3 misure cautelari personali ed il sequestro per circa 14,6 milioni di euro. I successivi approfondimenti delle Fiamme Gialle Astigiane, condotti anche a seguito dell’esame della documentazione contabile ed informatica acquisita all’atto dell’esecuzione delle misure cautelari, hanno consentito di riscontrare ulteriori elementi ritenuti penalmente rilevanti, in ordine alla responsabilità penale dell’ente persona giuridica nonché la sussistenza di elementi in ordine al reato di truffa aggravata perpetrata attraverso la realizzazione di appalto di servizi strumentale a realizzare attraverso le succitate società illecita somministrazione di manodopera , con un contratto di lavoro non rispondente alle mansioni effettivamente esercitate dai lavoratori, come peraltro accertato in appositi verbali redatti dall’INPS di Asti. L’AutoritàGiudiziaria, alla luce del quadro conoscitivo acquisito ha quindi disposto ora, con decreto di sequestro preventivod’urgenza a firma del P.M., l’ulteriore vincolo giudiziario, sino alla concorrenza del valore di € 7.834.079,98 incapo alla S.p.a. (per violazione del Decreto lgs. 231/2001) e di € 1.926.030,69 in capo all’indagato amministratore unico (per truffa ai danni INPS), decretando nel contempo la nomina di un custode/amministratore giudiziario della società. L’operazione è frutto di articolati accertamenti, svolti sotto la guida della Procura della Repubblica di Asti, e peculiari della Guardia di Finanza, quale unico organo di polizia giudiziaria economico-finanziaria, a presidio delle entrate e delle uscite del bilancio pubblico, a tutela degli operatori economici onesti, degli interessi dei lavoratori dipendenti e delle regole di leale concorrenza nel mercato.