Asti, Adunata degli Alpini: non solo festa. Lavori di manutenzione e restauro in regalo alla città
L’Adunata, come era stato annunciato durante la presentazione, non è solo festa. E’ anche riconoscenza verso la città che si fa carico di ospitarla. E così gli alpini si sono messi al lavoro. I gruppi di protezione civile dell’Ana con 150 volontari, appartenenti a 17 sezioni di tutta Italia, hanno lavorato in 12 cantieri e consegneranno quest’oggi alle 14, con una cerimonia al bosco dei Partigiani le opere portate a termine in scuole, parchi, piste ciclabili, sentieri. È il regalo che le penne nere lasceranno alla città di Asti dopo l’Adunata nazionale. I volontari hanno lavorato per ripulire il giardino di casa Alfieri, il Bosco dei Partigiani, Parco Bramante, il Bocciodromo di Quarto d’Asti. Hanno sistemato siepi recinzioni, preparato orti didattici nelle scuole Pacoli di via Piglione, Francesco Baracca di piazza della Vittoria, Martiri di corso Ivrea, Galileo Ferraris di via Galvani, dove hanno restaurato la locomotiva, Ettore Lajolo di corso Alba, Portacomaro, Quarto e la scuola Gramsci di via Fenoglio. “Vogliamo fare un regalo alla città – ricorda Giuseppe Bonaldi, coordinatore nazionale della Protezione Civile Ana – per far capire che l’Adunata non è solo una festa ma anche impegno civile. Gli alpini sono prima di tutto portatori di valori e sentimenti, sono l’espressione sociale della città. La Protezione civile Ana lo dimostra nel suo lavoro quotidiano. Ai giovani diciamo: non c’è più la leva obbligatoria ma si può essere alpini nello spirito diventando volontari della nostra protezione civile”.
Carmela.Pagnotta