Chieri. L’Assessore Carillo: “Dossi? Priorità è salvare vite umane”
“Gli attraversamenti pedonali rialzati recentemente realizzati non sono dossi. Sono altra cosa. Le rampe di raccordo presentano una pendenza media massima del 10 per cento. Il dislivello è al massimo di 10 cm”
Il tema dei dossi (o meglio ‘attraversamenti pedonali rialzati’) continua a tenere banco a Chieri. 100torri ha già pubblicato importanti contributi di un esperto, l’architetto Carlo Sartoris, che hanno destato l’attenzione di migliaia di cittadini. Oltre 160 tra essi hanno scritto un commento sul tema e tra qualche giorno anche la rivista cartacea Centotorri, nel suo numero di novembre, ne darà ampio spazio. Ecco, intanto, un primo articolato intervento del neo assessore alla viabilità e alla sicurezza del comune di Chieri, Biagio Carillo, che risponde alle principali questioni sollevate.
Dice l’assessore: “Gli attraversamenti pedonali rialzati recentemente realizzati non sono dossi. Sono altra cosa. Le rampe di raccordo presentano una pendenza media massima del 10 per cento. Il dislivello è al massimo di 10 cm. Tutte le infrastrutture di moderazione di velocità sono dotate della prescritta segnaletica orizzontale e verticale. Ricordo che il limite di velocità è di 30 chilometri orari. Presto faremo una verifica sulla efficacia dei sistemi adottati sulla base dei dati di incidentalità verificato in centro abitato.”
Nelle ultime ore, la polemica a Chieri è salita ancora dopo l’investimento di un anziano sulle strisce in una via del centro. Carillo entra nello specifico: “Alla luce dell’ investimento in via Cesare Battisti, ribadisco che proprio per questo motivo questi interventi sono necessari, perché il bene primario è la vita.
Sicuramente di incidenti come questo ne sono stati anche evitati, visti gli attraversamenti pedonali almeno secondo logica razionale. A fronte di un eventuale disagio degli automobilisti si privilegia la salvaguardia degli utenti come pedoni o ciclisti. Il fatto è che si deve andare piano: credo che questo sia un elemento di sicurezza in assoluto. Non si può continuare a morire o avere lesioni anche gravi in centro abitato.”
Carillo conclude che non tutti i chieresi sono contrari a questi interventi di rallentamento: “A fronte di segnalazione di lamentele, vorrei però fare presente che ne arrivano moltissimi anche in Comune di riscontro positivo, anzi di richiesta di ulteriori integrazioni. Salvare vite è secondo me priorità assoluta.”