Trofarello – Emilia Tiso e la lista Proposta Trofarello sul piede di guerra: «Non possiamo tollerare ulteriori calunnie, mai preso denaro dal Comune».
Clima politico arroventato. Voci, dicerie, sussurri su questo o quel candidato, forse frutto di errori in buona fede, forse deliberati colpi bassi a danno dell’avversario.
Quel che è certo è che da diverso tempo circolano voci in merito ad Emilia Tiso, candidato sindaco di Proposta Trofarello, che ora rompe il silenzio e con decisione risponde punto su punto.
«Proposta Trofarello ha sin dall’inizio mantenuto un comportamento lineare, coerente con la propria idea di essere propositiva, di accettare il confronto senza mai denigrare le altre liste, sottraendosi alle sterili provocazioni che più volte sono state lanciate, credendo nel rispetto delle idee proprie e altrui – così il comunicato stampa della lista civica – Oggi siamo costretti, noi tutti di Proposta, in primis Emilia Tiso, a dover intervenire, senza mezzi termini, su false e tendenziose voci che qualcuno ha messo in giro, per dire che non sono mai state percepite dal candidato sindaco somme di denaro erogate da parte del Comune per qualsivoglia ente o associazione del territorio».
Cerchiamo di meglio comprendere cosa accaduto, direttamente dalla voce di Emilia Tiso: «Sabato eravamo al consueto banchetto di incontro con i cittadini in piazzetta San Giuseppe. Da tempo mi erano giunte indirettamente voci su calunnie perpetrate ai miei danni, ma sabato una persona mi ha posto domande dirette, inequivocabili, per le quali la ringrazio. Intanto per avermi fatto comprendere che è tristemente vero che qualche oppositore politico sta utilizzando la calunnia ai miei danni per condurre la propria campagna elettorale. E poi perché mi mette nelle condizioni, finalmente, di chiarire una volta per tutte i termini della questione – esordisce Tiso – Quello che mi viene contestato è di aver percepito a titolo personale somme da parte del Comune di Trofarello. Ora, questa circostanza è assolutamente falsa. Vengono tirati in ballo il Gruppo del Cerchio, del quale ero presidente, e la Trofarello SEC, della quale sono consigliere, peraltro dell’ultimo minuto. Chiariamo una volta per tutte, per entrambe le strutture vale lo stesso discorso, seppur con qualche distinguo. Il Gruppo del Cerchio ha percepito, diversi anni fa, il compenso spettante per uno spettacolo che era stato acquistato dal Comune di Trofarello, e il compenso per il servizio fornito per il corso di italiano per stranieri, tenutosi al Marzanati, anche questo regolarmente acquistato dal Comune di Trofarello. Punto. Null’altro e tutto documentato ai fini anche fiscali e tracciabile – e prosegue – Quanto alla Trofarello SEC siamo veramente all’assurdo. I 1.800 euro erogati dal Comune a favore dell’Associazione sono relativi ai buoni dei bambini che frequentano il centro estivo. Mi spiego: i bambini che si trovino in determinate condizioni di fasce ISEE godono giustamente di una tariffa agevolata per la frequentazione del centro estivo organizzato dalla TSEC. La differenza tra la quota piena e quella ridotta viene integrata dal Comune. Questi sono i soldi incassati dal TSEC, più ulteriori 500 euro riconosciuti a quella associazione come a tante altre, erogati dal Comune a sostegno delle molteplici attività svolte. E’ semplicemente scandaloso che questi denari puliti, limpidi, tracciabili siano calunniosamente attributi alla sottoscritta, che, peraltro, non ha mai, dico mai percepito un solo euro né dal Gruppo del Cerchio, né dalla TSEC, nemmeno a titolo di rimborso spese».
La questione avrà un seguito nelle aule giudiziarie? «Se qualcuno osa perpetrare queste illazioni calunniose, che indicano me quale beneficiaria di indebite somme percepite dal Comune, come minimo lo denuncerò. Sono affermazioni diffamatorie e chi le porge ne dovrà rispondere nelle sedi opportune.»
Sandra Pennacini