Trofarello – Progetto Paese e PD al capolinea per non aver rimediato in tempo all’errore.
Il Consiglio di Stato ha deciso in via definitiva: Progetto Paese non potrà partecipare alle elezioni amministrative 2016. La notizia si è diffusa velocemente, andando a spegnere le speranze che erano state riaccese dalla riammissione – sempre da parte del Consiglio di Stato – di altre liste che presentavano irregolarità similari alla lista di Cavaletto, sostenuta dal PD.
Un ‘no’ quindi, così come ‘no’ aveva risposto il TAR. Tuttavia la lettura della sentenza del Consiglio di Stato evidenzia aspetti diversi da quella del TAR, e, seppure il risultato finale non cambi, motiva in modo diverso le ragioni della non ammissione.
La sentenza del Consiglio di Stato (che è consultabile integralmente all’indirizzo https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=4RAAVPYP4AWZXZGOPWQ54TW3P4&q=Trofarello ), infatti, dopo una lunga e complessa premessa basata sui fatti contestati e sulle normative vigenti, recita testualmente:
“5. Ciò premesso, nel caso di specie, tuttavia, gli odierni appellanti non hanno integrato la dichiarazione irregolare, con erroneo riferimento all’art. 58 del d. lgs. n. 267 del 2000, nemmeno nel termine di cui all’art. 33, ultimo comma, del d.P.R. n. 570 del 1960, pur essendo stato loro notificato loro lo stesso 8 maggio 2016 il provvedimento di esclusione, né hanno chiesto alla competente Commissione, producendo entro detto termine le dichiarazioni regolarmente presentate ai sensi dell’art. 12 del d. lgs. n. 235 del 2012, il riesame del provvedimento.
5.1. Essi non possono, pertanto, richiamare né addure a giustificazione della loro condotta l’errore del Segretario Comunale, che ha attestato per una mera svista la completezza delle dichiarazioni depositate, non essendosi attivati a loro volta per emendare l’errore e per depositare comunque, nel termine previsto dall’art. 33, ultimo comma, del d.P.R. n. 570 del 1960, le dichiarazioni di incandidabilità ai sensi dell’art. 12 del d. lgs. n. 235 del 2012.
5.2. Né possono ora sanare la mancata integrazione delle dichiarazioni con la produzione, nel presente giudizio, delle stesse”.
Sarebbe dunque, a detta della sentenza del Consiglio di Stato, questa la reale ragione dell’esclusione. Il non aver rimediato nei tempi previsti all’errore commesso.
Al di là della complessa normativa che regola la partecipazione all’elettorato attivo e passivo, sta di fatto che un’importante fetta di trofarellesi non si vedrà rappresentata in consiglio comunale, a partire dal Partito Democratico che sul territorio è ben radicato. Elettori che dovranno “trovare una casa” politica, o nella lista di centro-sinistra Proposta Trofarello di Emilia Tiso, o nella lista di centro-destra Per Trofarello di Visca, che tuttavia giova del sostegno dei Moderati – a livello nazionale molto vicini al PD-, oppure nel Movimento Cinque Stelle, notoriamente non connotabile né a destra né a sinistra. Quarto protagonista l’astensionismo, in queste elezioni trofarellesi che stanno riservando continui colpi di scena.
Sandra Pennacini