Chieri. La Cascina Maddalena. “Un valore culturale non percepito”. Bagnasacco replica all’assessore Giordano

L’architetto Carlo Bagnasacco, da tempo impegnato nel sostenere il valore di un bene architettonicoi storico comer la Cascina Maddalena, che il Comune ha deciso di demolire, tiene viva la discussione sul tema con una lettera aperta all’assessore alla cultura del Comune di Chieri, Antonella Giordano

IN RISPOSTA ALL’ASSESSORE ALLA CULTURA GIORDANO

“Spettabile. Assessore alla Cultura, ritengo sia doveroso da parte mia rispondere al suo intervento in merito al mio tentativo di voler salvaguardare e non abbattere un bene architettonico di grande valore culturale come la cascina Maddalena.Innanzitutto vorrei sottolineare che io non le ho mai mancato di rispetto, semplicemente non condivido il suo modo di interpretare la cultura ed i valori storici della nostra città. Mi riferisco proprio alla cascina Maddalena, ha un valore culturale immenso che purtroppo Lei non riesce a percepire; è un bene insostuibile per il quartiere, è l’identità di un luogo, il centro storico di un quartiere troppo frammentario,anonimo, in cui non esistono riferimenti, punti d’incontro, servizi sociali, negozi o centri commerciali.Sarebbe bastato ripristinare le coperture a perimetro del grande corle e recuperare gli edifici ancora in buono stato per creare quella piazza mancante contornata da negozi, servizi sociali, punti d’incontro e quant’altro necessario per offrire in tempi brevi agli abitanti del quartiere quel centro storico in cui ritrovare la propria identità. Il quartiere non ha bisogno di aree verdi, di aree attrezzate per i giochi all’aperto, di panchine; il verde già esiste, è la campagna che lo circonda.In merito alla lettera pervenuta dalla Soprintendenza, trasmessa al Comune per conoscenza, vorrei precisare che si tratta della risposta ai miei quesiti, posti da me nel tentativo di verificare se sussistessero degli elementi tali per cui richiedere il loro intervento. La risposta è stata chiara, la Soprintendenza non può intervenire, lascia al Comune e a chi lo amministra la responsabilità di voler mantenere o meno il complesso storico della Cascina Maddalena. A Lei la responsabilità del caso. A scanso di equivoci e di errate interpretazioni, riporto qui di seguito i quesiti da me posti alla Soprintendenza. L’oggetto : Bene di interesse storico culturale sito in Chieri, strada Cambiano, denominato Cascina Maddalena. Edificio in procinto di essere demolito. Richiesta di verifica di tutela.La mia Richiesta: Vi chiedo pertanto di far sospendere IMMEDIATAMENTE il programma di demolizione dell’edificio, non per salvaguardarlo e tutelarlo ad ogni costo, semplicemente per poter verificare se sussistano o meno elementi riconoscibili per poter rinnovare, parzialmente o totalmente il vincolo di salvaguardia ora decaduto.Come vede, gentile Assessore, io non ho mai messo in dubbio la regolarità e l’operato dell’Amministrazione,né ho chiesto alla Soprintendenza se fosse da demolire o meno; ho semplicemente chiesto se fosse possibile verificare se sussistessero elementi riconoscibili per poterne rinnovare la salvaguardia.La Soprintendenza ha puntualmente risposto che non sussistono elementi per poter rinnovare il vincolo decaduto, lasciando all’Amministrazione la facoltà di decidere sul futuro della Cascina Maddalena.Sta a Lei, gentile Assessore, voler riconoscere o meno il valore culturale espresso dalla storica cascina Maddalena, a Lei la facoltà di voler abbattere il centro storico del Quartiere Maddalena, a Lei la piena responsabilità del caso.Le voglio solo ricordare gli studi svolti in passato sulla cascina, in parcolare il libro “Dalla A21 alla ViaFulvia” scritto dal Professor Guido Vanetti negli anni 80, un testo da cui sono stati ricavati gli elementi necessari per riconoscere nella Cascina Maddalena un Monumento Nazionale. A lei il tesmone.Con rispetto”

Arch. Carlo Bagnasacco