Trofarello – Anna Friscia risponde sui sindaci 5Stelle “in libertà vigilata”

Anna Friscia

Anna Friscia

Un caso è scoppiato sulla stampa nazionale in questi giorni. Gli atti dei futuri eventuali sindaci a Cinque Stelle sarebbero sottoposti al controllo preventivo dello staff della Casaleggio & Associati?

‘Le proposte di atti di alta amministrazione e le questioni giuridicamente complesse verranno preventivamente sottoposte a parere tecnico-legale a cura dello staff coordinato dai garanti del Movimento 5 Stelle, al fine di garantire che l’azione amministrativa degli eletti M5s avvenga nel rispetto di prassi amministrative omogenee ed efficienti, ispirate al principio di legalità, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa di cui all’art. 97 della Costituzione’, così reciterebbe un vincolo imposto agli aspiranti sindaci, con tanto di pesante penale (150mila euro) o obbligo di dimissioni in caso di mancata osservanza.

Abbiamo chiesto lumi sul punto alla candidata cinque stelle Anna Friscia, che risponde spiegando sia la situazione nazionale che i risvolti a livello locale:

«Il m5s nasce nel 2009 da un’idea di Grillo e Casaleggio. È la prima forza politica italiana che nasce dalla rete. Quindi una formazione molto recente e innovativa che sta sperimentando un’azione politica che usa modalità differenti dalle classiche formazioni partitiche. Grillo dopo un impegno in prima persona quale megafono, poiché dotato di ampia visibilità, di voci di semplici cittadini ormai orfani di rappresentanza, ha fatto da tempo un passo “di lato”, rimanendo garante di quelle poche regole che il m5s si è dato. Questo significa lasciare la massima libertà di candidarsi e di attivarsi a chi condivide i principi fondanti ma allo stesso tempo intervenire nel momento in cui qualcuno vuole trasformare il Movimento in quello che non è e quando occorre difenderne la reputazione. Una realtà difficile da gestire considerando che ormai siamo la seconda forza politica nazionale (dal 20 al 30% dei consensi a livello nazionale) – premette Anna Friscia, candidata del Movimento a Trofarello – Il Movimento rimane comunque una rete di gruppi che lavorano sui rispettivi territori cercando di promuovere politiche basate su quella visione. E i comuni che, ci auguriamo sempre di più, sono amministrati dal movimento, fanno e faranno rete, aiutandosi a vicenda e cercando di remare nella stessa direzione – e prosegue, entrando nello specifico – In particolare a Trofarello abbiamo conosciuto Grillo nel maggio 2011, come tutti sanno, quando venne in piazza I maggio. Da allora né il nostro consigliere, né tantomeno io, lo abbiamo più visto né sentito. Abbiamo seguito l’attività amministrativa e portato avanti le nostre battaglie in completa autonomia. D’altronde si arriva al ridicolo pensando che il povero Grillo o la buonanima di Casaleggio potessero stare a seguire le piccole decisioni che si prendono in migliaia di comuni italiani! Nel merito, per quanto ne so, nessun candidato sindaco piemontese ha sottoscritto qualsivoglia clausola e nessun tipo di vincolo.
La stampa ha tuttavia dato ampio risalto a una clausola sottoscritta dalla candidata sindaco di Roma, Virginia Raggi, con la quale si impegna a sottoporre atti di alta amministrazione a un team per un parere tecnico-legale. Chi vuole vedere del male in questo non comprende che la transizione da un consolidato apparato di interessi di partiti (di sinistra quanto di destra) nella capitale del Paese che ha generato il bubbone di Mafia Capitale ad un’amministrazione di cittadini che proveranno ad invertire la rotta, necessita di un supporto straordinario di risorse e competenze a disposizione. Noi del movimento lo vediamo come una protezione, una tutela ed un grande aiuto poiché si andranno a toccare interessi enormi, potenti e pericolosi. Insomma il disco rotto del “teleguidato”, “eterodiretto” ormai può far presa solo su una fascia marginale della popolazione che ancora crede in maniera acritica a quei media (di proprietà proprio di quei poteri forti) che non perdono occasione di spaccare il capello in 4 sul m5s tralasciando i problemi enormi di un sistema partitocratico ormai marcio».

Sandra Pennacini