PIEMONTE x CURIOSI. Villa della Regina: una meraviglia storica nel cuore di Torino

La Villa della Regina a Torino: una residenza storica che rivela secoli di storia, arte e cultura, dall’architettura barocca agli interni

 

La Villa della Regina a Torino: una residenza storica che rivela secoli di storia, arte e cultura, dall'architettura barocca agli interni

Fonte foto: wikipedia

La storia della Villa della Regina, situata nell’incantevole contesto della collina torinese, affonda le sue radici nel Seicento. Questa residenza, progettata inizialmente da Ascanio Vitozzi per volontà di Maurizio di Savoia, fratello di Amedeo I, passò successivamente nelle mani di Carlo e Amedeo di Castellamonte. Il disegno originario prevedeva una lussuosa dimora di campagna, impreziosita da vigneti, tra cui spicca ancora oggi la Vigna della Regina, un’esemplare testimonianza di vigneto urbano a Torino.

Da residenza privata a Patrimonio Culturale

Originariamente chiamata “Villa Ludovica” in onore di Ludovica di Savoia, moglie di Maurizio, la villa si è trasformata in un luogo di ritrovo per accademici e intellettuali. Si discuteva di arte, scienza, filosofia e matematica. Dopo la morte di Ludovica, nel 1692, divenne residenza di Anna Maria di Orléans, moglie di Vittorio Amedeo II. Nel 1865, Vittorio Emanuele II donò la villa all’Istituto per le Figlie dei Militari. La Seconda Guerra Mondiale la danneggiò gravemente. Tuttavia, dal 1994, con l’acquisizione da parte dei beni artistici dello Stato, ha iniziato un percorso di recupero e restauro.

Interni e Giardini della Villa

Oggi la Villa della Regina si apre al pubblico, mostrando il suo magnifico interno in stile barocco, arricchito da opere di artisti quali Daniel Seiter e Giovanni Battista Crosato. Gli interni ospitano anche pregevoli gabinetti cinesi in legno laccato e dorato. Sul retro, un giardino all’italiana a forma di anfiteatro incornicia il padiglione dei Solinghi, simbolo dell’Accademia fondata da Maurizio di Savoia.

 

Ilaria Rosella Pagliaro