Torino, presentato il Piano sociale metropolitano
Le strategie di sviluppo del territorio della Città metropolitana riguardano ogni aspetto della vita dei cittadini: così fra i documenti strategici non può mancare il Piano di sociale, vero e proprio progetto di sviluppo del welfare che ha come obiettivo il benessere della comunità. La prima elaborazione del Piano sociale metropolitano è stata presentata oggi presso la sede della Città metropolitana in corso Inghilterra a rappresentanti di Comuni, consorzi socio-sanitari, associazioni, realtà territoriali che a vario titolo si occupano di welfare. Saranno loro i veri protagonisti delle azioni che daranno sostanza al piano. Il documento è stato illustrato dalla consigliera metropolitana alle politiche sociali della Città metropolitana, affiancata dall’assessore regionale alle politiche sociali della Regione Piemonte Augusto Ferrari, dal direttore dell’AslTO1 Giovanni Maria Soro, dal direttore delle politiche sociali del Comune di Torino Monica Lo Cascio. “Siamo l’unica Città metropolitana ad aver elaborato un piano sociale” ha spiegato la consigliera “e siamo partiti dall’idea di base che il Piano deve avere una visione complessiva, che promuove lo sviluppo locale –economico, occupazionale, dell’istruzione- per far fronte ai bisogni della comunità, secondo una logica che non “ripara” i guasti e le distorsioni, ma rigenera le risorse grazie al contributo di tutti”. In questo modo “le risorse economiche a nostra disposizione, che sono poche e da usare con la massima oculatezza, grazie alla programmazione danno risultati di più ampio respiro e di migliore efficienza”. La bozza di Piano sociale andrà ora esaminata da tutte le forze territoriali coinvolte e soprattutto dovrà essere sostanziata dall’elaborazione dei piani locali di ciascuna Zona omogenea, tenendo conto degli ambiti di intervento: sostegno alle famiglie, ai minori e alla genitorialità; inclusione sociale, contrasto alla povertà, integrazione socio-sanitaria, cultura delle pari opportunità e della cittadinanza, pubbliche tutele. Nelle prossime settimane il documento sarà esaminato dai rappresentanti delle Zone omogenee e verranno esaminate tutte le osservazioni provenienti dal territorio, con l’obiettivo di arrivare entro fine luglio a elaborare un Piano sociale metropolitano condiviso.