Asti. Carta dei diritti del lavoro e referendum sul lavoro. La CGIL raccoglie le firme
Anni di attacchi allo Statuto dei lavoratori hanno convinto la CGIL a mettere in atto le contromosse per riconquistare i diritti perduti.
E’ nata quindi una proposta di legge di iniziativa popolare per riscrivere quello che il Jobs Act ha cancellato. Negli scorsi mesi anche ad Asti e provincia la Camera del Lavoro, che conta 21.772 iscritti su tutto il territorio astigiano, ha organizzato nei luoghi di lavoro le consultazioni dei tesserati per ricevere il mandato a presentare la proposta di legge popolare: “Carta dei diritti universali del lavoro – Nuovo Statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori”.
Superato il vaglio del voto, quasi unanime, degli iscritti, la proposta è passata quindi alla raccolta delle cinquantamila firme necessarie per sottoporla alla discussione parlamentare.
Alla legge popolare sono state collegate anche tre proposte di referendum per abolire tre punti “caldi” per i lavoratori regolamentati dal Jobs Act: per la cancellazione dei voucher, che hanno aumentato il precariato; per abolire le norme che permettono il licenziamento senza giusta causa; per garantire i lavoratori in appalto in caso di perdita della commessa. Ieri il presidio CGIL era davanti alla Comdata, azienda delle comunicazioni che conta oltre 700 addetti.
Durante la mattinata abbiamo raccolto circa 150 firme – dice Marco Perello, presidente del Direttivo SLC CGIL di Asti – è un ottimo risultato che speriamo di incrementare con i prossimi appuntamenti che organizzeremo. L’8 giugno prevediamo una giornata intera di raccolta firme nuovamente in Comdata per permettere ai lavoratori che non erano in turno di sottoscrivere le nostre proposte”.
La raccolta firme per i referendum si chiuderĂ l’8 luglio, mentre per la proposta di legge popolare continuerĂ fino all’8 ottobre.
Carmela Pagnotta