Nichelino. Investitura “MONSU’ PANATE’ e MADAMA FARINA”
Sabato 20 gennaio alle ore 15,00 presso il Centro d’incontro “Nicola GROSA” in Via Galimberti n.1 NICHELINO si svolgerà la cerimonia di investitura e consegna delle chiavi della Città ai PERSONAGGI FOLCLORISTICI DI NICHELINO “MONSU’ PANATE’ e MADAMA FARINA”
La manifestazione è organizzata dalla Città di Nichelino, dal Gruppo Storico Conti Occelli di Nichelino, da Carri, Coriandoli, Chiacchiere e da PATELA VACHE aps.
Parteciperanno maschere allegoriche e personaggi folcloristici piemontesi e italiani.
Info e prenotazioni entro il 10 gennaio ai numeri 347.7649567 o 338.6401344
Facciamo due cenni di Storia su MONSU’ PANATE’ e MADAMA FARINA
Le fonti storiche raccontano della nascita del “feudo di Nichilino” assegnato dietro versamento di “lire dieci mila “ dal Conte Niccolò Manfredi OCCELLI a Vittorio Amedeo II.
Un quel tempo esistevano : la borgata Palazzo importante per il numero di abitanti e di attività e la borgata Nichelino che pur essendo non abitata era considerata le più importante in quanto si raccoglieva intorno al castello che la famiglia OCCELLI aveva acquistato nel 1619 e soprattutto perché comprendeva un forno pubblico, un locale adibito a tribunale e la cappella Beata Vergine delle Grazie per la celebrazione delle funzioni religiose .
L’appartenenza al feudatario e la presenza di Servizi di pubblica utilità spiega l’estensione del toponimo Nichelino all’interno del territorio costituitosi in comunità dal 1694.
Rifacendosi alla storia della Borgata Nichelino e alla comunità che la composta si sono ispirati per la creazione dei personaggi folcloristici Monsù Panatè il panettiere senza il quale il forno pubblico non avrebbe potuto funzionale.
Ma si sa non c è pane senza farina . Per questo a ricordo degli abitanti di Nichelino che si dedicavano alla coltivazione del grano nei terreni agricoli di Stupinigi e che durante le trebbiature si ritrovavano nei poderi a festeggiare il raccolto è nato il personaggio di Madama Farina.
Monsù Panatè e Madama Farina sono personaggi semplici che con i loro abiti popolani nei colori del grano rappresentano i Nichelinesi che grazie alla coltivazione del grano trasformato in farina unita ad acqua e sale integrale producevano il pane alimento che garantiva benessere e salute a tutti a prescindere dall’appartenenza sociale.
Questi sono gli ingredienti che ancora oggi vengono usati nella filiera della farina di Stupinigi dando impulso alle attività agricole delle cascine storiche che fanno da corona alla palazzina di caccia di Stupinigi e che attenendosi scrupolosamente ai principi antichi della loro lavorazione , producono un pane dal sapore antico intenso e profumato dato solo dall’unione di ingredienti naturali senza aggiunta di additivi.
Munsù Panatè e Madama Farina grazie alla capacità attrattiva delle maschere allegoriche rappresentano tutto questo divenendo se pur nate da pochi anni il veicolo privilegiato per diffondere i valori tradizionali della NICHELINO e STUPINIGI antiche.
La necessita di creare questi personaggi per il Folclore è stato perché a Nichelino esisteva già una Associazione Culturale “GRUPPO STORICO CONTE OCCELLI”
La leggenda narra inoltre che il giovane Panatè andava con il carretto tutte le settimane a comprare la farina dal munatè di Stupinigi “che aveva una figlia” e pare si sia innamorato dei capelli biondi “infarinati” .
Tanti sono i detti piemontesi che usano la simbologia del pane e della farina per diffondere “perle di saggezza popolare” Monsù Panatè e Madama Farina vogliono proprio rappresentare questo.
Pierangelo Cauda