Investire a Chieri su Tabasso e Scotti: in un opuscolo del Comune le informazioni che servono

Quattrocolo, assessore al patrimonio: “Si tratta di ‘vendere il prodotto Chieri’ a chi condivide i progetti e pensa che sia un affare investire nella nostra città”. Ex Tabasso e Capannoni in  cima alla lista

 

Roberto Quattrocolo

Si rivolge alle imprese che vogliono investire in città l’opuscolo che il Comune di Chieri ha appena pubblicato, dal titolo chiaro: “Che progetti hai per domani? Le opportunità per chi cerca un rapporto serio e duraturo in una città che guarda al futuro”.Mai come in questo periodo – scrive nella premessa il sindaco di Chieri Alessandro Sicchieroabbiamo l’occasione per rigenerare e anche sovrascrivere Chieri nel rispetto della storia e delle tradizioni. Aver saputo cogliere l’opportunità di sviluppo data dai fondi del PNRR, sebbene non basteranno a coprire le spese  per realizzare tutti i progetti, darà alla nostra città e al territorio uno slancio nuovo”

“In parole povere – spiega il vicesindaco e assessore al patrimonio, Roberto Quattrocolosi tratta di ‘vendere il prodotto Chieri’ a chi condivide i progetti e pensa che sia un affare investire nella nostra città. L’ex Tabasso e l’ex caserma Scotti, naturalmente, hanno un ruolo centrale.” Ovvio che l’operazione, rivolgendosi per forza di cose a soggetti non chieresi, debba essere spiegata per bene.

Cominciamo dall’area ex Tabasso. La fase1 è già avviata. Il Comune cerca soprattutto un gestore di attività culturale nello spazio espositivo e un gestore di spazi adibiti a foresteria e coworking. La fase 2, invece, entra nella scommessa. Servono “finanziatori/acquirenti/gestori per l’area eventi”, un “gestore di spazi polifunzionali, auditorium”, un finanziatore per ristrutturazione e un “costruttore e gestore per il parcheggio interrato a due livelli”. Non sembra una cosa facile. “Non lo è, non lo sarà. Ma ci dobbiamo provare. L’ex Tabasso è uno spazio enorme, certi interventi sono prioritari, diciamo pure che senza un massiccio investimento per rifare il tetto nel giro di 5 anni l’edificio potrebbe diventare non più utilizzabile. Quindi, o si trova un privato che da subito interviene, magari per un ‘petalo’ della struttura, dal tetto alle fondamenta, o il Comune di Chieri dovrà provvedere, con fondi che peraltro al momento non ha. L’approccio nuovo che abbiamo inaugurato è questo: al privato che risponderà chiediamo di ristrutturare ma anche di gestire.”

Visti i costi presunti, è chiaro che il parcheggio interrato su due livelli non sarà tra le cose da fare prima. “I costi di gestione di un parcheggio sotterraneo – prosegue Quattrocolo – sono enormi e presuppongono che un privato prenda la gestione dell’intero sistema parcheggi della città.”

E passiamo alla ex Caserma Scotti. Anche qui c’è una area 1, il ’polo della socialità’, già avviato e con cantiere non lontano in partenza. L’area 2 è un’altra scommessa. Nell’opuscolo, gli utilizzi possibili sono “ricettività, commercio di vicinato, somministrazione, espositivo, spettacolo” e altro ancora.

“Qui si parla dell’area degli ex alloggi, una zona a rischio esondabilità, ed è pensabile un uso per strutture ricettive, magari un ostello per la gioventù”.

Più semplice spiegare ad un imprenditore non chierese cosa si potrebbe fare nel complesso di Santa Chiara, dove oggi la Fondazione del Tessile opera e progetta per il futuro guardando al passato tessile della città. “Coprogettare con la Fondazione -conclude Quattrocolovuol dire aumentare l’offerta museale e magari concentrare in questo splendido edificio aulico tutte (o la maggior parte) le attività del Museo: parlo di scuola ma anche di mostre.” E l’Imbiancheria che fine farà? “Domanda con risposta difficile. Bisogna approfondire..-.”

 

Gianni Giacone