Fisiologo di fama internazionale, senatore del regno. Insegnò anche al Liceo Balbo
di Valerio Maggio
Fra pochi giorni sarà 2024 e saranno trascorsi 120 anni da quando il nostro illustre concittadino Angelo Mosso (1846 – 1910) entra a far parte del Senato del Regno. Dapprima omaggiato dalla Municipalità con un busto (foto – gennaio 1970 – tratta dal settimanale Cronache Chieresi con la seguente didascalia: Angelo Mosso eminente concittadino a cui Chieri ha dedicato una piazza ed un busto di bronzo la neve ha regalato una toga ed una parrucca bianca senza toglierli nemmeno un po’ della sua rigida e austera dignità di insigne studioso) posato nei giardini di piazza Pellico – ora occupati dagli uffici amministrativi e dagli ambulatori dell’asl to5 – gli verrà anche intitolata la Scuola Media parte integrante dell’adiacente plesso scolastico.
Per i pochi che non dovessero conoscerlo ecco in breve la sua storia.
Nasce da una modesta famiglia chierese e, a Chieri, trascorre infanzia e adolescenza. Compie gli studi liceali ad Asti e Cuneo per poi iscriversi alla facoltà di Medicina di Torino. Negli anni in cui frequenta l’università, fino a diventarne Rettore, riceve l’incarico per insegnare Scienze naturali al liceo di Chieri. Dopo la laurea si perfeziona a Firenze e per un biennio a Lipsia, poi torna a Torino dove occupa, nel periodo 1879 – 1910, la cattedra di Fisiologia dedicandosi attivamente anche agli studi di Laboratorio frequentato da numerosi e importanti ricercatori italiani e stranieri. Consigliere comunale e presidente della Reale Società Ginnastica di Torino, grazie all’amicizia con Quintino Sella diventa un culture della montagna compiendo spedizioni scientifiche sul Monviso ed alla capanna Vallot sul Monte Bianco per studiare il comportamento del corpo umano in condizioni estreme.
Nel 1893 si inaugura a 4.560 metri sul Monte Rosa, presso la Capanna Regina Margherita, un primo piccolo centro di ricerche di fisiologia ad alta quota, seguito nel 1907 da un grande laboratorio: l’Istituto Scientifico Angelo Mosso sul Col d’Olen a 3.000 metri d’altezza. Su pressione della Regina Margherita di Savoia fonda infine un osservatorio di montagna per lo studio della meteorologia, della fisica e della geofisica. Mentre, sempre negli stessi anni si conferma un eccellente divulgatore delle sue ricerche archeologiche compiute in Grecia ed in Italia.