PIEMONTE ARTE: BAROCCO E CARAVAGGIO A MONDOVI’, BAM ANNI ’10, KURANT, RUFFINI…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

MONDOVI’. I GRANDI MAESTRI DEL BAROCCO E CARAVAGGIO

Dal  14 dicembre fino al 1 maggio 2024 presso l’ex Chiesa di Santo Stefano si tiene  la mostra I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio, organizzata da Piemonte Musei e curata da Pierluigi Carofano in collaborazione con Tamara Cini.  Al centro dell’esposizione l’iconica Maddalena in Estasi di Michelangelo Merisi, detto il  Caravaggio, l’Autoritratto di Van Dyck, il Bacio di Angelica e Medoro di Giovanni Lanfranco o le autentiche scoperte come il San Pietro di Guido Reni o l’Ercole e Onfale di Luca Giordano

Un viaggio nel  Barocco europeo in una delle capitali del Barocco piemontese. È la mostra I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio che offre un’immersione completa in questo stile affascinante, permettendo ai visitatori di apprezzare la genialità di artisti che hanno ridefinito il concetto di bellezza nel XVII secolo. Nell’ex Chiesa di Santo Stefano a Mondovì i visitatori  avranno l’opportunità di ammirare opere straordinarie di artisti del calibro di Rubens, Ribera, Giordano, Preti, Reni, Van Dyck, Pietro da Cortona, Suttermans,  Dolci, Furini,  Sirani ognuno con la propria interpretazione dell’estetica barocca.

La mostra curata da Pierluigi Carofano è organizzata da Piemonte Musei e dall’Associazione BeLocal, in collaborazione con Associazione Insieme, Ordine dei Cavalieri delle Langhe e Happee Place,  ha il sostegno di Fondazione CRC ed il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, città di Mondovì, Visit Cuneese e Confcommercio di Mondovì.

RIVOLI. “ANNI DIECI: QUANDO ARRIVA GODOT?”

Sabato 30 dicembre 2023 dalle ore 16.00 alle 18.00, alla Casa del Conte Verde via Fratelli Piol 8 Rivoli,  presentazione del catalogo e visita alla decima edizione della BAM Biennale d’Arte Contemporanea del Piemonte “Anni Dieci: quando arriva Godot?” con il curatore Edoardo Di Mauro ed il Direttore Artistico Riccardo Ghirardini.

La mostra prosegue fino al 7 gennaio 2024.

La BAM Biennale d’Arte Contemporanea del Piemonte, giunta alla decima edizione, a cui vanne sommate le altre dieci della BAM ON TOUR,   prosegue nelle sue periodiche rivisitazioni dei recenti decenni dell’arte piemontese, fedele specchio della situazione nazionale.

Queste rassegne analizzano le vicende dell’arte sullo sfondo dei mutamenti sociopolitici, con spirito anticonformista, giungendo ad essere l’unico momento, ormai da anni, di autentico dibattito e confronto culturale su questi temi.

Dopo: “Gli Anni Ottanta a Torino ed in Piemonte: tra voglia di moderno e sintomi di crisi”, “Anni ’90: il decennio delle illusioni”, “Anni Zero: il decennio liquido”, è la volta di “Anni Dieci : quando arriva Godot?”.

Il titolo, parafrasando la celebre opera teatrale di Samuel Beckett, indica come, anche negli Anni Dieci, nonostante una maggiore vivacità di proposte e di pluralismo di offerta, peraltro iniziate a partire dagli anni Duemila, con la diffusione del web e dei social, che quanto meno hanno cancellato in gran parte la censura su progetti ed artisti, la situazione continui a manifestarsi come statica, senza che molti dei protagonisti facciano davvero qualcosa di concreto per cambiarla.

La selezione degli artisti verte su un doppio binario: da un lato proposte giovani od emergenti, dall’altro artisti maturi ed affermati, in piena sintonia con la ricerca di cui la mostra è testimonianza, il cui lavoro non è apparso nelle precedenti edizioni della BAM. Completano l’offerta una installazione site-specific ed una sezione dedicata al Fashion.

Artisti anni Dieci: Eric Pasino, Giuseppe Gallace, MBAG (Margherita Bobini & Andrea Gritti), Lorenzo Gnata, Mirko Andreoli, Nice and The Fox (Francesca Nigra), GEC, Hanieh Eshtehardi, Viola Barovero, Chantal Garolini, Pablo Mesa Capella, Akira Zakamoto, Elena Radovix.

Artisti mid-career: Gabriele Garbolino Ru, Ugo Giletta, Maria Crocco, Sabrina Milazzo, Massimo Romani, Roland Victor Kastelic, Grazia Gallo.

Installazione: Michelangelo Rossino

Fashion: Giulia Amprino, MALAIKA(Barbara Ebbli), Monica Pasta,SCHE'(Chiara Schembari), Olesea Suharenco.

Titolo: “Anni Dieci: quando arriva Godot?”

Sede: Casa del Conte Verde, via Piol 8 Rivoli.

Durata: fino a domenica 7 gennaio 2024

Orari: da mercoledì a venerdì 16.00-19.00, sabato e domenica 10.00-13.00 16.00-19.00 ingresso libero

 

NOVARA. CONFERENZE NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “BOLDINI, DE NITTIS ET LES ITALIENS DE PARIS”

Castello di Novara – fino al 7 aprile

 

 Nell’ambito della mostra Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris a cura di Elisabetta Chiodini, al Castello di Novara inaugura un ciclo di conferenze da gennaio a marzo che costituisce un approfondimento sui temi della fortuna di questa celebre cerchia di artisti, sulla nascita del mercato mercato in senso moderno, e su alcuni temi iconografici dell’epoca. Le conferenze sono organizzate in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Novara.

Mercoledì 17 gennaio ore 18.00

Fortuna degli Italiani all’estero: da Leonardo a Canova

Simone Ferrari, Professore di Storia dell’arte moderna all’Università di Parma

Giovedì 1 febbraio ore 18.00

Les Italiens à Paris nella seconda metà dell’Ottocento

Elisabetta Chiodini, Curatrice della mostra

Giovedì 15 febbraio ore 18.00

L’800 e la nascita del moderno mercato dell’arte

Paolo Serafini, Storico e critico d’arte

Giovedì 29 febbraio ore 18.00

Impressionismi. Il caso De Nittis

Paola Zatti, Conservatore Responsabile della GAM di Milano e Co-Curatrice della mostra su De Nittis in programma a Milano, Palazzo Reale, da febbraio a giugno 2024

Giovedì 14 marzo ore 18.00

Il ritratto mondano: cronaca dipinta dell’alta società nella Parigi della Belle Epoque

Silvia Capponi, Componenente del Comitato Scientifico della mostra e autrice di testi in catalogo

 

Le conferenze sono tutte a ingresso gratuito e non includono la visita alla mostra.

 

APERTURE STRAORDINARIE

La mostra osserva le seguenti aperture straordinarie in dicembre e gennaio:

Martedì 26 dicembre

lunedì I, sabato 6 e lunedì 22 gennaio

Chiuso: domenica 24, lunedì 25 e domenica 31 dicembre

 

DONATA AL CASTELLO DI RIVOLI L’OPERA NFT DI AGNIESZKA KURANT SENTIMENTITE #57 (COVID-19 VACCINES ANNOUNCED), 2022

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea è lieto di annunciare l’ingresso nella propria Collezione permanente dell’opera NFT di Agnieszka Kurant Sentimentite #57 (COVID-19 vaccines announced), 2022, generosamente donata al Museo da Pablo Rodriguez-Fraile, mecenate americano e grande collezionista di arte digitale.

L’opera di Kurant, che si compone di un NFT (non-fungible token), ovvero un’immagine digitale registrata con una tecnologia blockchain tramite uno smart contract, indaga il rapporto tra capitalismo digitale e geologia. Ispirandosi al modo in cui le forze naturali nel tempo modellano rocce e meteoriti, le forme in evoluzione della Sentimentite – la moneta minerale speculativa del futuro ideata da Kurant – sono plasmate dai cambiamenti della società del XXI secolo: 100 eventi storici di grande portata, milioni di post raccolti su Twitter e Reddit e miliardi di emozioni umane aggregate. I tweet, le azioni e i like sono il nuovo petrolio e il nuovo gas.

Per Agnieszka Kurant “l’attuale abbandono delle energie dei combustibili fossili e la loro graduale sostituzione con le energie rinnovabili sembra coincidere con la smaterializzazione del denaro e la sua parziale sostituzione con le valute digitali, la cui produzione dipende principalmente dall’energia. L’estrazione tradizionale di combustibili fossili e minerali è oggi accompagnata dall’estrazione di criptovalute, non a caso definite nuove forme di gas”.

Quando vengono riscattati, questi NFT espansi si trasformano in sculture fisiche realizzate con il materiale fittizio di Agnieszka Kurant, la Sentimentite. Per realizzare l’opera, l’artista ha polverizzato 60 oggetti usati come valute nel corso della storia in questo nuovo minerale-moneta.

 

BARD. PERCORSI. FOTOGRAFIE DI SILVANO RUFFINI

Dal 16 dicembre alle Scuderie del Forte di Bard

Percorsi. Fotografie di Silvano Ruffini è il titolo della mostra che sarà allestita nelle Scuderie del Forte di Bard dal 16 dicembre 2023 al 21 gennaio 2024. L’esposizione riunisce per la prima volta nello stesso luogo, diverse serie fotografiche realizzate da Silvano Ruffini, fotografo valdostano d’adozione, nato a Castelnovo ne’ Monti in provincia di Reggio Emilia Cinque le serie esposte con l’obiettivo di far scoprire al pubblico le diverse tappe del viaggio fotografico dell’artista. È una sorta di mini-retrospettiva. L’autore rivela un talento multiforme, caratteristica che lo annovera fra i veri fotografi creativi. Questa mostra offre alcuni tocchi della vasta tavolozza di Silvano Ruffini, tra colore e bianco e nero, campagna e città, immobilità e azione.

L’ingresso è incluso nel biglietto di entrata al Forte di Bard

 

LA MAGIA DELLA TAVOLA DI NATALE AL MUSEO ACCORSI-OMETTO

In collaborazione con VIVANT. Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto – Torino

 Anche quest’anno, il Museo Accorsi-Ometto, in collaborazione con VIVANT (Associazione per la valorizzazione delle tradizioni storico-nobiliari), è lieto di presentare, nella Sala da pranzo del Museo, una nuova tavola di Natale.

Dall’8 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024, verrà, infatti, allestita una tavola natalizia con un servizio della famosa manifattura Nast di Parigi.

Il servizio esposto fu comperato da Pietro Accorsi negli anni ’60 del Novecento e venduto a una nobile famiglia torinese che lo possiede tutt’oggi.

Il servizio è composto da oltre cento pezzi, tra cui una zuppiera, un cachepot, due salsiere, due formaggiere a barca e una serie di cremierine.

La fabbrica di porcellana Nast venne fondata nel 1783 in Rue Popincourt, da Jean Népomucène Hermann Nast, un emigrante austriaco, naturalizzato francese, che si era formato presso la manifattura di Sèvres. La sua produzione ebbe grande successo, anche perché Nast reclutava i migliori decoratori disponibili a Parigi, come il noto chimico dell’epoca Nicolas-Luois Vauquelin assunse la direzione del laboratorio della fabbrica, come gli scultori Augustin Pajou e Klagman e i pittori Camille Flers, Cabat, Parmentier e Schilt, capaci di fornire un repertorio di grande varietà. All’esposizione industriale del 1806 la manifattura ottenne la medaglia d’argento come riconoscimento dell’eccellente livello qualitativo raggiunto.

Pietro Accorsi, durante le festività natalizie, era solito festeggiare a Villa Paola. In una rara fotografia ritrovata nell’Archivio Storico Fotografico della Fondazione Accorsi-Ometto, scopriamo l’antiquario nella sala da pranzo della sua residenza a Moncalieri, circondato dagli amici: è il 1957 e la sfrenata fantasia del padrone di casa gli fa porre al centro della tavola un modellino dello Sputnik, la navicella che, proprio nell’ottobre di quel anno, aveva compiuto la straordinaria impresa spaziale. L’insolito oggetto spicca al centro della tavola imbandita, osservato dai divertiti commensali e da un Pietro Accorsi informale ed allegro.

Nell’immagine: Cena di Natale a Villa Paola, dicembre 1957. Archivio Storico Fotografico Fondazione Accorsi-Ometto, n. inv. 9169