Chieri, “Di Freisa in Freisa” senza Slow Food: “Erano soldi buttati”, dice Scimone (Ascom)
Di Freisa in Freisa senza l’etichetta Slow Food. Con contorno di polemiche in consiglio comunale, riassunte nella interpellanza dell’ex assessore Rachele Sacco, che di Slow Food è stata da sempre paladina. Ferdinando Scimone, presidente Ascom: “Mi stupisce che non ci sia più Slow Food, non mi stupisce che la Sacco su questo attacchi l’assessore Zopegni. Personalmente, penso che Slow Food avrebbe dovuto dare un ben diverso contributo alla valorizzazione del nostro grissino rubatà, facendone uno dei suoi presidi in giro per il mondo. Non è stato così. Era logica la scelta di Slow Food, è stato sbagliato l’approccio del Comune: che avrebbe dovuto ‘usare’ Slow Food, mentre si è fatto usare. Soldi buttati.”