Sacco e il ‘tavolo’ sull’ospedale di Chieri: «Per Martano ci sono Consiglieri di serie A e di serie B?»

Rachele Sacco

Rachele Sacco

«Come mai la nostra interrogazione è stata bocciata mentre la mozione del consigliere Zullo invece è passata?» Potrebbero esserci accordi “sibillini” tra il consigliere di opposizione della Lista per Lancione, Antonio Zullo e il sindaco Martano. Questo il dubbio insinuato nell’ultimo Consiglio comunale dalla capogruppo di Forza Italia Rachele Sacco. A fomentarlo il voto della maggioranza alla mozione proposta dalla Lista per Chieri per la creazione di un tavolo di concertazione sull’Ospedale Unico.

«Io vorrei capire come mai il nostro sindaco Martano a me dice no e a Zullo sì – è intervenuta Sacco – Per primi come gruppo di Forza Italia Chieri abbiamo fatto richiesta di un tavolo di concertazione, composto di cittadini e tecnici per ragionare sul futuro nosocomio dell’AslTo 5 escludendo però la parte politica. Ma la nostra interrogazione, presentata il 23 marzo, è stata bocciata. Come mai, adesso che a proporlo è il consigliere Zullo, il sindaco ha votato a favore?»

Quella della Sacco è una risposta secca e senza mezzi termini alle ultime dichiarazioni del consigliere Zullo uscite sui giornali: «Noi stiamo continuando a chiedere un tavolo tecnico, perché nella decisione vanno coinvolti i rappresentanti delle associazioni del territorio, i cittadini e sopratutto gli esperti – marca Sacco – Chiedere, come ha dichiarato il consigliere Zullo, che venga istituito un tavolo composto di Consiglieri comunali ha una fortissima valenza politica che nulla ha a che vedere con una decisione tanto complessa».

Alla domanda su come mai il sindaco abbia deciso di cambiare posizione riguardo il tavolo tecnico Sacco però non riceve risposta chiara: «L’unica ragione che mi viene da pensare è che ci siano stati accordi sotto banco tra il Sindaco e Zullo -lancia la pietra Sacco – Che con il consigliere ci sia stata qualche promessa? Oppure per quale ragione adesso Martano deciso di essere a favore della mozione? Sia la nostra interrogazione che quella di Zullo chiedeva la stessa cosa, con un’unica differenza: noi tenevamo fuori la politica. Perché la salute non deve avere bandiere di partito»

Nonostante però la polemica la mozione passa, anche grazie al voto della capogruppo: «Ho votato a favore come Presidente del Comitato per l’Ospedale a Chieri, non come consigliera di Forza Italia – marca Sacco – Perché la creazione di un tavolo di concertazione è comunque un modo per rendere informati i cittadini ed entrando come presidente del Comitato posso rappresentare quella parte di popolazione che ha appoggiato la nostra raccolta firme».

Viene però rimarcata la differenza tra le due proposte: «La nostra interrogazione non contemplava la presenza di politici, mentre la mozione di Zullo e Bosco è incentrata su quello e da qui nasce la polemica, perché non volevamo si condizionasse ulteriormente il futuro del territorio. Visto che sono state proprio le scelte politiche a portare alla rovina i servizi e il nostro Ospedale. La politica deve stare fuori dall’ambito sanitario, ha già fatto troppi danni, troppi soldi dei cittadini sono stati sprecati».

La questione centrale infatti è una: «Noi dobbiamo avere la certezza di non finire come Verduno o le altre centinaia di ospedali e opere pubbliche cominciate e mai finite – riprende Sacco – Dietro progetti come questi ci sono interessi economici stratosferici e non ci si può permettere di sfruttare l’argomento per un proprio ritorno politico. Aver bisogno di un ospedale, di una rete oncologia fa capire davvero le ragioni per cui si lotta per mantenere un servizio. Ma per fortuna non tutti hanno avuto questa necessità e forse per questo fanno difficoltà a comprendere quanto sia importante la nostra battaglia».