Carabinieri Forestali in Piemonte, il bilancio dell’attività nel 2023
Anche nel corso dell’anno 2023 l’impegno dei Carabinieri forestali nella difesa degli ecosistemi
naturali, del territorio e del paesaggio della Regione Piemonte è stato elevato.
Sono stati condotti 50.907 controlli dai 71 Nuclei Carabinieri Forestale dislocati nel territorio
regionale. L’attività di prevenzione e contrasto alle violazioni in materia ambientale ha riguardato
numerosi settori tra i quali la tutela del territorio, la tutela flora e della fauna, l’attività investigativa sugli
incendi boschivi e i controlli alla gestione dei rifiuti. Al riguardo, c’è da evidenziare come tale azione di
contrasto, condotta in piena sinergia con i Reparti dell’Organizzazione territoriale dell’Arma dei
Carabinieri, deve mirare ad interventi tempestivi al fine di bloccare prima possibile fenomeni che possono
provocare danni al territorio di notevole entità che, in molti casi, non sono più ripristinabili, per questo è
stato profuso un forte impegno nell’attività di prevenzione che si è concretizzata in quasi 51 mila controlli
con un aumento di oltre 3.000 controlli rispetto all’anno precedente.
I controlli nel settore della tutela del territorio sono stati svolti con la finalità di reprimere i reati
commessi in danno all’assetto del territorio e, in particolare, di aree sottoposte a precisi vincoli
(idrogeologico, forestale, paesaggistico, urbanistico-edilizio, idraulico, etc.) e hanno riguardato gli illeciti
edilizi, urbanistici e paesaggistici; in questo settore l’attività di controllo ha portato all’elevazione di 522
sanzioni per un importo totale di circa € 413.000 e alla denuncia di 167 persone.
I controlli effettuati nell’ambito della tutela della flora e della fauna finalizzati soprattutto a
contrastare della pratica del bracconaggio nei confronti dell’avifauna e dei grandi ungulati nelle zone di
alta montagna e ad altre violazioni di legge in materia di flora, hanno portato alla denuncia di 97 persone
e all’elevazione di 494 sanzioni per un importo totale di circa € 188.000. In questi settori rientrano anche
il contrasto alle violazioni alla Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) e norme relative alla tutela delle
specie di fauna e flora in via di estinzione. Al riguardo, nel corso dell’anno sono state elevate sanzioni per
oltre 42.000 € e denunciate 16 persone.
Il contrasto delle attività di gestione illecita dei rifiuti e smaltimento illecito degli stessi,
costituisce un costante e forte impegno per tutte le Stazioni CC Forestale, in considerazione delle sue
implicazioni sulla conservazione dell’ambiente, del patrimonio naturalistico e della salute umana. In
particolare l’attività di contrasto ha riguardato sia gli aspetti relativi alla gestione illecita di rilevanza
penali, che l’abbandono incontrollato degli stessi, dal punto di vista amministrativo; nel corso dell’anno i
controlli hanno portato all’elevazione di 581 sanzioni per un importo totale di circa € 1.427.000 e al
deferimento all’Autorità Giudiziaria di 350 persone.
Nel settore degli incendi boschivi è stata svolta sia attività di prevenzione che di contrasto con
attività di polizia giudiziaria finalizzata all’individuazione dei responsabili degli incendi, nonché
effettuazione dei rilievi delle aree percorse dal fuoco e loro georeferenziazione. L’annata meno siccitosa
del precedente anno 2022 in qualche periodo ha creato comunque condizioni particolarmente
predisponenti per l’innesco di incendi di vegetazione che si sono attestati su un totale di 199 eventi
interessando una superficie totale di 1.050 ettari. L’attività investigativa condotta ha portato alla denuncia
di 36 persone per incendi boschivi sia dolosi che colposi.
In virtù della Convenzione firmata tra Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle
foreste e la Regione Piemonte che prevede l’impiego dei Carabinieri Forestali nei controlli in materia
forestale i Nuclei CC Forestale hanno effettuato sia verifiche sulle trasformazioni di uso del bosco che
alle utilizzazioni forestali. Oltre ai controlli in campo forestale è stata svolta attività di prevenzione e
vigilanza nelle aree protette regionali e nei territori della Rete Natura 2000 (Siti di Importanza
Comunitaria, Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale).
Le due unità cinofile antiveleno (U.C.A.), operanti in Regione presso le Stazioni CC Forestale di
Omegna (VB) e Borgo San Dalmazzo (CN), nel corso dell’anno hanno effettuato 51 ispezioni sia
preventive che urgenti alla ricerca di bocconi avvelenati.
Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio della fauna ci sono da evidenziare le attività di
tracciamento dei grandi carnivori quali orso, lupo e lince svolte dai Nuclei dipendenti dal Reparto Parco
CC “Val Grande”.
Un ulteriore servizio svolto dalle Stazioni CC Forestali montane è il servizio Meteomont
Carabinieri effettuato da unità Forestali specializzate che ha come obiettivo la prevenzione e la
previsione del pericolo valanghe attraverso l’emissione giornaliera di un bollettino di pericolo,
riguardante l’intero territorio regionale. Nel corso della stagione inverale 2023 sono stati effettuati 1.079
rilievi di primo livello, 199 rilievi itineranti e sono stati emessi 152 bollettini giornalieri di pericolo
valanghe. Al riguardo, si segnala ai fruitori della montagna innevata il sito meteomont.carabinieri.it,
oppure l’App meteomont da scaricare sul proprio smartphone per consultare i bollettini giornalieri di
pericolo valanghe.
Tra le principali operazioni di polizia giudiziaria svolte nel corso dell’anno si annoverano:
– Operazione “Dark Metal”. Il Nucleo Investigativo di Polizia Forestale, Ambientale e
Agroalimentare di Novara sotto il coordinamento della DDA di Torino, nonché militari
appartenenti al Gruppo CC forestali di Novara con l’ausilio di reparti forestali delle vicine
Province hanno dato esecuzione a misure cautelari personali e reali emesse dal Gip di Torino in
ordine a reato attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti nel territorio della Provincia di
Novara. In particolare sono state eseguite nr. 6 misure cautelari personali di cui nr. 2 in carcere,
sequestri di immobili industriali, società e valori per equivalente valore di euro 3.700.000
qualificati come illecito profitto dell’attività illecita. Le condotte contestate, si riferiscono ad un
sodalizio criminale operante nel novarese dedito alla creazione di più società, sovente intestate a
prestanome, aventi sede operativa nel Comune di Trecate attraverso le quali, in totale assenza dei
necessari titoli abilitativi e del rispetto delle normative ambientali, venivano gestiti, commerciati e
lavorati ingenti quantitativi di rifiuti metallici di varia natura e di batterie esauste derivanti
principalmente da autoveicoli e mezzi d’opera. I metalli e le batterie in particolare venivano
acquisiti anche da privati attraverso pagamenti in contanti e poi “indirizzate” su impianti di
trattamento autorizzati dopo una fittizia e falsa “regolarizzazione documentale”.
– Operazione “Controcorrente 2”. I militari del Nucleo CC CITES di Torino in collaborazione con
i militari dei Gruppi CC Forestali di Torino, Asti, Novara, Rovigo e della Compagnia CC di Arona
(NO) hanno proceduto a dare esecuzione a n. 7 misure cautelari personali disposte dal GIP del
Tribunale di Novara a carico di sei cittadini di nazionalità straniera e uno italiano. I reati contestati
hanno riguardato l’associazione a delinquere, il bracconaggio ittico, l’uccisione di animali, frode
in commercio, la vendita di sostanze alimentari non genuine, falsità ideologica commessa da
privato in atto pubblico, commercio di sostanze alimentari nocive, la distruzione e il
deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto nonché l’impiego di denaro e beni di
provenienza illecita (art. 416 c.p. – art. 40 c.1-2-3 l.154/2016 – art 544 bis c.p. – art. 515 c.p. – art.
516 c.p. art. 483 c.p. – art 444 c.p. – art 733 bis cp – art. 648 ter c.p.). Altresì, veniva data
esecuzione al decreto del GIP provvedendo al sequestro per equivalente a carico di due soggetti di
nazionalità straniera per un importo complessivo di € 30.587,91; al sequestro del denaro oggetto
di profitto del reato pari a € 188.248,88; al sequestro preventivo di un immobile ubicato nel
comune di Borgo Ticino (NO) in via Sempione n. 100.
– Militari del Gruppo CC Forestale VCO a seguito di complesse indagini deferivano all’A.G. il
responsabile impianto recupero rifiuti inerti più grande della Provincia del V.C.O., ubicato in
Comune di Gravellona Toce per i reati di gestione di discarica abusiva di rifiuti pericolosi,
frode in commercio, abuso edilizio / paesaggistico, realizzazione di impianto producente
emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione e violazione delle prescrizioni alla
gestione di impianto di recupero rifiuti. Per il reato di gestione illecita di rifiuti sono state
inoltre denunciate 28 persone titolari delle ditte conferenti illecitamente rifiuti presso l’impianto
di Gravellona Toce (i rifiuti conferiti non conformi alle autorizzazioni). Il gestore inoltre aveva
espanso in maniera completamente abusiva la propria attività su terreni adiacenti al centro di
recupero rifiuti ma ubicati in Comune di Verbania e sottoposti a vincolo paesaggistico e
destinazione d’uso agricola. L’attività di recupero dei rifiuti lecitamente ammessi in impianto in
aggiunta non veniva realmente eseguita ed il materiale per l’edilizia che sarebbe dovuto derivare
dalle operazioni di recupero veniva rivenduto con prelievo diretto dai cumuli di rifiuti ed in
assenza delle analisi chimiche di laboratorio prescritte dalla Legge. I rifiuti venivano poi
illecitamente miscelati tra di loro.
– Vasto disboscamento con deturpamento paesaggistico. Il Nucleo Investigativo di Polizia
Forestale, Ambientale e Agroalimentare di Vercelli (VC) unitamente al Nucleo CCF Scopa (VC),
e al Nucleo CCF Varallo (VC). in esito ad articolata e complessa attività d’indagine coordinata
dalla locale Procura della Repubblica hanno accertato, in loc. Alpe di Mera, il selvaggio
disboscamento di 30 ettari di faggeta, con asportazione di oltre 70.400 q.li di legna che hanno
fruttato in nero al sodalizio criminale circa 640.000€. Deferiti all’A.G. 3 cittadini italiani. Elevate
sanzioni amministrative per illeciti nei tagli boschivi per oltre 23.000 €. La Regione Piemonte ha
ingiunto il ripristino dello stato dei luoghi a seguito della compromissione della stabilità dei
versanti montani.
– Operazione sequestro cani. A seguito di attività di indagine svolta d’iniziativa dai militari del
Nucleo CC CITES di Torino veniva scoperta presso un immobile sito in Comune di Chivasso
un’attività illegale di allevamento di cani d’affezione. All’interno dei locali i militari del Nucleo
CITES coadiuvati da militari del Gruppo CC Forestale di Torino e, per le competenze tecniche, da
medici veterinari dell’ASL TO4, rinvenivano oltre 100 cani meticci, tra cui numerose fattrici con
cuccioli, detenuti in box e gabbie metalliche in condizioni igienico sanitarie, di areazione ed
illuminazione critiche. Gli animali, come emerso nel corso delle indagini svolte, seppur privi della
certificazione genealogica (PEDIGREE), venivano commercializzati e pubblicizzati sui principali
siti di ecommerce, come “di razza pura”, con prezzi di vendita che variavano tra i 400 ed i 1500
euro. Tutti gli animali, stante le inidonee condizioni di detenzione accertate dall’ASL venivano
posti in sequestro. I reati ipotizzati sono la detenzione di animali d’affezione in condizioni
incompatibili alla loro natura e produttivi di gravi sofferenze e la frode nell’esercizio del
commercio, per la vendita di animali di origine, razza o tipologia differente da quella dichiarata.
Quadro riepilogativo
- Controlli effettuati: 50.907
- Illeciti ammnistrativi contestati: 2.555 per un importo totale pari ad € 2.752.000,00
- Persone denunciate: 999
- Sequestri penali: 225
- Rilievi Meteomont: 1079 rilievi giornalieri presso i campi fissi di rilevamento e 199 Rilievi itineranti
- Bollettini giornalieri pericolo valanghe: 152