Chieri, Sacco e l’ospedale: “Non cambio idea, e si è sprecato tempo prezioso”

Rachele Sacco

Rachele Sacco

«Nessuna incoerenza o cambio di rotta. Sulla questione dell’Ospedale unico ho sempre seguito la stessa linea di pensiero: assicurare che la voce dei cittadini fosse considerata nelle scelte regionali».

Non molla Rachele Sacco, capo gruppo di Fi Chieri e presidente del Comitato per l’Ospedale a Chieri, contro le dichiarazioni del sindaco Martano dopo il voto alla mozione proposta dalla Lista per Chieri.

«Votare per una mozione di un altro gruppo consigliare, non significa che aver deposto le armi o fatto un volta gabbana – sottolinea Sacco – La politica è basata su compromessi per il bene delle cause che uno sostiene. Se votare la mozione di Zullo ci permetterà di seguire dall’interno il tavolo tecnico sul nuovo ospedale è mia responsabilità di presidente del Comitato non farne questioni di principio, ma essere nel gruppo di lavoro per portare la voce ai cittadini».

Ed è questa la ragione di voto favorevole all’ultima mozione portata in Consiglio dal capogruppo di opposizione: «Ben diverso è invece l’atteggiamento del nostro sindaco, che vota per sfinimento giusto per trascinarsi fino al termine del mandato – prosegue – La mozione di Zullo sicuramente dà meno grattacapi che la nostra interrogazione. Da una parte si parleranno tecnici e politici e nessun altro, nella nostra proposta che non ha alcun colore politico invece si chiedeva invece di coinvolgere e far partecipare la cittadinanza. Una situazione probabilmente troppo democratica per la nostra amministrazione».

Così da marzo si arriva a giugno: «Vi rendete conto di quanto tempo prezioso sia stato sprecato? – marca la capogruppo – Se il sindaco avesse accettato l’interrogazione portata in Consiglio tre mesi fa, avremmo già potuto trovare delle risposte e delle proposte, soprattutto per quanto riguarda lo svuotamento dell’ospedale e la rete dei servizi che resteranno sul territorio».

Poi scatta il parallelismo: «Servizi, appunto, già oggetto della nostra interrogazione di marzo e presenti nella mozione presentata il 1 giugno da Zullo – fa notare Sacco – Da parte della Regione e del famoso “tavolo dei tre sindaci” con Saitta abbiamo sempre e solo sentito congetture puramente teoriche e mai sul futuro dei servizi. Sempre e solo sulla localizzazione del nuovo ospedale. Quasi stessero giocando a Risiko. Ma non c’è mai stata dichiarazione ufficiale per rassicurare la cittadinanza su come saranno strutturati i servizi servizi territoriali. Cosa rimarrà a Chieri e cosa spostato al nuovo nosocomio»