Chieri, “Di Freisa in Freisa”, Zopegni replica a Sacco: “Un successo sotto gli occhi di tutti”

L'assessore Zopegni con il sindaco di Pecetto, Pizzo

L’assessore Zopegni con il sindaco di Pecetto, Pizzo

Puntuale, dettagliata, arriva, a poche ore dalle critiche avanzate a “Di Freisa in Freisa” dall’ex assessore Rachele Sacco, la replica dell’assessore in carica e principale artefice dell’evento dello scorso fine settimana, Marina Zopegni.

“L’ex Assessore Sacco parla di “amara desolazione”. Forse abbiamo vissuto in due città differenti. Perchè i numeri e le iniziative della VII edizione di Di Freisa in Freisa parlano d’altro. Chieri Local Food ha visto il coinvolgimento di tutte le realtà ristorative lungo il percorso della manifestazione. Da piazza Cavour, a via Vittorio, a piazza Umberto e piazza Mazzini. Bastava essere a Chieri sabato sera per vedere locali pieni e camerieri indaffarati. Se questa è desolazione … Freisa Lounge (ospitata in piazza Umberto), con interventi come quelli di Lorenzo Mondo, Bruno Quaranta, Giustino Ballato e il giovane Gianpiero Gerbi hanno fatto parlare del Freisa e inserito il vino di Chieri in una cornice culturale unica. L’apporto fondamentale del Consorzio del Freisa, dell’associazione Go Wine e di Coldiretti hanno poi assicurato una presenza massiccia di aziende grandi, medie e piccole nelle vie di Chieri. Ci può spiegare, poi, se le bancarelle erano poche come avrebbero potuto “essere una mannaia” per il commercio?  Coldiretti era presente con nomi storici dell’agricoltura chierese, GoWine ha assicurato la presenza di produttori da tutto il Piemonte. 12 aziende, da Albergian a Sapise, da Altalanga a Agrisalumeria Luiset (e altri) sono giunti per la prima volta a Chieri e scoperto una città viva. Piazza Mazzini, bellissimo gioiello di Chieri, ha vissuto due giorni di animazione. Il sabato sera con un djset gratuito e aperto a tutti e il pomeriggio della domenica con animazioni circensi per adulti e bambini e spettacoli di musica corale. Piazza Cavour desolata? Sta forse parlando del giardino mediterraneo e dell’ulivo secolare portato per l’occasione e che i cittadini chiedevano di non rimuovere? Oppure dei doppi turni che hanno impegnato panificatori e pasticceri per poter soddisfare la grande richiesta da parte delle famiglie che si erano prenotate per i laboratori addirittura nelle settimane precedenti la manifestazione?

Ma veniamo alla comunicazione. Per la prima volta, ripeto per la prima volta, Di Freisa in Freisa ha avuto una presenza ufficiale sui tre principali social utilizzati in Italia – Facebook, Twitter, Instagram. Per la prima volta, grazie all’apporto di 15 blogger, influencer e giornalisti l’hashtag ufficiale della manifestazione #DiFreisainFreisa è stato proposto ad un pubblico più ampio rispetto alla popolazione chierese. Sono stati scritti oltre 500 post con più di 900 persone coinvolte, il pubblico è stato di oltre un milione di persone, con quasi 11 milioni di visualizzazioni potenziali dei contenuti collegati alla manifestazione. Un milione di persone si chiama “desolazione”? Forse la Consigliera Sacco non ha acceso il suo smartphone durante il weekend?

Penso che il successo dell’evento Di Freisa in Freisa sia sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei chieresi e dei tanti turisti che hanno letteralmente invaso la nostra città. In ultimo non capisco, sinceramente, la polemica sull’Ente Fiera di Alba. Forse per la consigliera Sacco sarebbe più utile non allargare le connessioni dell’evento ad Enti riconosciuti per la loro eccellenza?La mia prospettiva politica porta con se l’ambizione che Di Freisa in Freisa diventi, in tempi brevi, un evento di rilevanza regionale , nazionale e internazionale.

 Per concludere il capitolo Slow Food. La consigliera, forse, non conosce bene come funziona l’ingranaggio della meritoria Associazione fondata da Carlin Petrini. Terra Madre è gestito centralmente dalla sede di Slow Food Internazionale, mentre gli eventi locali sono gestiti dalle diverse realtà sul Territorio. Le possibilità di essere un fantomatico evento di apertura del Salone non era quindi tecnicamente possibile, nè ipotizzabile.

Penso che lo spirito del Di Freisa in Freisa di quest’anno, abbia aderito idealmente agli insegnamenti di Petrini. Le aziende hanno proposto prodotti BUONI, PULITI e GIUSTI in una festa democratica e aperta a tutti.

 Naturalmente tutto è perfettibile, anche grazie alle critiche che accetto, se intelligenti e costruttive;

superiamo le polemiche ed iniziamo a ragionare sulla prossima edizione, perché la bellezza, con la creatività e l’innovazione sono le leve che possono moltiplicare le opportunità di crescita e di sviluppo della nostra bellissima città. “