Carignano e Carmagnola. L’aria che respiriamo. I dati di Legambiente: valori medi dell’inquinamento in crescita

Il Circolo di Legambiente “Il Platano” ha organizzato giovedì 29 febbraio, alle 21, presso la sala Crumiro di Carmagnola, l’incontro informativo “L’aria che respiriamo”, per presentare il dossier contenente i dati raccolti nella campagna di misurazione #CHEARIATIRA a cinque anni dall’inizio delle rilevazioni a Carignano e Carmagnola.

La presidente del circolo Valentina Chiabrando ha aperto la serata salutando i numerosi presenti (circa 80) ed esprimendo il suo ringraziamento a coloro che si erano adoperati per l’organizzazione dell’incontro, che ha dato la possibilità di offrire ai cittadini un momento di informazione puntuale e scientifica sulla qualità dell’aria nei due comuni approfondendo i dati raccolti dall’ARPA e quelli della campagna.

La relazione dei dati è stata presentata dal membro del direttivo del Circolo Matteo Bo, ingegnere ambientale specializzatosi proprio su questo tema, che ha curato la ricerca. Questi, in sintesi, i dati più significativi: dalla comparazione tra i vari anni, i valori medi dell’inquinamento sono risultati molto elevati con un incremento in molti punti nel 2023 rispetto al 2022, specialmente quelli vicini alle arterie di traffico. Le criticità interessano in particolare le zone più densamente trafficate e abitate, con picchi elevati nelle scuole con 10 su 12 oltre la soglia OMS di 20 ug/m3 (la peggiore è risultata il nido Craveri).

La serata ha visto poi la partecipazione del dott. Ennio Cadum, esperto epidemiologo già dirigente ARPA e ASL che ha approfondito la questione della salute delle persone indicando che il particolato, che in parte si forma quando gli inquinanti emessi da varie fonti reagiscono nell’atmosfera, è un cancerogeno già a basse concentrazioni e che all’aumentare delle stesse vi è una correlazione certa con l’incremento di mortalità (rappresenta la quarta causa assoluta di morte nel mondo dopo dieta, fumo e alta pressione).

La serata ha visto la partecipazione di Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Val d’Aosta, che ha illustrato gli esiti di Mal’Aria 2024, il report annuale che analizza i livelli di inquinamento atmosferico nelle città italiane, da cui si sono confermate le stime dell’Unione Europea di 47000 decessi in Italia causati dall’inquinamento dell’aria. La Presidente ha poi descritto a livello progettuale tutte le possibilità di intervenire sul territorio della Pianura Padana, che ha il triste primato dell’area più inquinata d’Europa, per operare un cambiamento di rotta, qualora si creasse un’effettiva volontà politica di rinnovamento e di collaborazione tra tutti i territori più colpiti dall’inquinamento atmosferico nel Nord Italia.