Cinghiali sulla collina torinese, presentata, al Consiglio regionale, una petizione di cittadini

Centosessanta firme contro i cinghiali sulla collina di Torino. Non solo di notte, ma in pieno giorno: sulle strade della collina torinese cresce il disagio per la presenza degli ungulati. L’emergenza continua e Laura Brigoni dichiara: “Questo problema va risolto prima che succedano cose gravi”. Residente in strada del Maniero, in direzione dell’Eremo, ha appunto raccolto 160 firme di cittadini e oggi ha illustrato i contenuti della petizione in terza Commissione, presieduta da Claudio Leone.

Un’emergenza presente a Torino e nel resto del Piemonte, con anche gli agricoltori ad essere danneggiati dalle intrusioni degli animali nei campi, come ribadito in Commissione dalla delegazione del Comitato degli amici degli ambienti rurali piemontesi (Coaarp), nato con l’obiettivo di sollecitare le istituzioni a prendere rapidamente misure efficaci e durature volte al contenimento della specie cinghiale. Il Comitato nel 2022 aveva realizzato una petizione con oltre settemila firme. Sono intervenuti in Commissione Ilaria Cristina GascoErmes CaminoLuca RoffinellaGiuseppe Benedicenti e Claudio Marocco.

Il Coaarp sollecita “interventi tempestivi anche perché l’attuale politica di gestione della specie cinghiale si è dimostrata inadeguata con risvolti negativi anche per il settore agroalimentare. Si stanno rilevando danni sempre più massicci alle colture a tal punto che, in vaste aree del territorio piemontese, la pressione dell’ungulato sta compromettendo la sostenibilità economico-finanziaria delle aziende agricole”.

Tra le proposte avanzate anche il potenziamento degli strumenti di autodifesa per gli agricoltori e la netta contrarietà alla filiera della carne di cinghiale. Il Comitato inoltre si è soffermato sul pericolo degli incidenti stradali, sulla problematica della Peste suina africana (Psa) e sugli indennizzi dei danni causati dai cinghiali.