IL CERCALAVORO – “Bussola, Timone e Vela per cercare lavoro” a cura di ALESSIA ARBA
4^ Puntata. I social network. LinkedIn
Insieme ai siti internet di recruiting, di cui si è parlato nella puntata precedente, da qualche anno, le Aziende e le Società di Ricerca e Selezione cercano possibili candidati tramite LinkedIn, “la rete professionale più grande al mondo” come si legge sul loro sito.
400 milioni di membri, una rete di contatti professionali dove è possibile entrare in contatto con colleghi o compagni di scuola, crearsi un’identità professionale, acquisire informazioni e condividerle, dare slancio alla propria carriera. Un social network, quindi, che ha lo scopo di instaurare relazioni e contatti da un punto di vista strettamente professionale.
Dopo l’iscrizione, gratuita, il passo successivo è “costruire” il proprio profilo professionale. Contrariamente a quanto avviene per Facebook, le informazioni da condividere su LinkedIn sono, appunto, strettamente professionali, una specie di CV online.
Come iniziare?
Il primo passo è scegliere una foto da inserire nel proprio profilo e, come nel caso dei CV, dev’essere una foto recente, scontato ma non troppo, che non riprenda momenti di vita privata. Gite al mare, in montagna, serate in discoteca per citarne alcune. Anche in Italia, negli ultimi anni, diverse aziende stanno prendendo l’abitudine di verificare le informazioni lavorative su un possibile candidato. Il consiglio è, quindi, di separare la vita privata e, su LinkedIn, attenersi solo a quella lavorativa.
Successivamente si passa a costruire il proprio profilo. Che lavoro si svolge? Scrivere, ad esempio, “manutentore meccanico esperto”, “progettista meccanico”, “impiegata commerciale estero”. Fare riferimento alla propria mansione anche se si è disoccupati e si sta cercando lavoro. Il selezionatore che avvia la ricerca sta, appunto, cercando il profilo giusto per la propria società, quindi dev’essere subito chiaro cosa si sa fare.
Si può poi inserire un breve sommario delle capacità e un CV, non lungo, che riassuma cosa si sta facendo ora, una descrizione chiara e precisa di quella che è la propria competenza in campo lavorativo.
Il suggerimento è di non mentire mai: esperienze lavorative, certificazioni o conoscenza lingue devono sempre avere un riscontro in sede di un possibile colloquio. Se si dichiara, ad esempio, un inglese a livello madrelingua, ricordarsi sempre che può essere prevista una prova in lingua.
Sistemati la foto e le informazioni professionali, si procede alla costruzione della rete professionale. I collegamenti con altri utenti sono l’obiettivo di LinkedIn.
Da chi si inizia? Da colleghi,ex colleghi e ex compagni di studi, ad esempio.
I contatti possono avere un accesso completo ai dati e, quindi, conoscere meglio la nostra professionalità. Può essere anche utile allo sviluppo della propria carriera. In che modo? Per esempio scoprire, o riscoprire, che quel contatto è la persona giusta da coinvolgere in un progetto di lavoro.
Iscriversi ai gruppi, formati da utenti di LikedIn che hanno qualcosa in comune, il tipo di lavoro, interessi di business simili, una provenienza geografica comune o altro e partecipare alle attività può poi portare a nuovi contatti.
Ancora, le aziende spesso creano una sezione sul loro profilo LinkedIn dedicata alle opportunità lavorative attualmente aperte e alle quali è possibile candidarsi e, infine, un ultimo consiglio, tenere d’occhio anche la sezione delle offerte di lavoro in cui domanda e offerta si possono incontrare.
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