IL CERCALAVORO – “Bussola, Timone e Vela per cercare lavoro” a cura di ALESSIA ARBA
5^ Puntata. L’annuncio di lavoro: quando inviare il CV?
Nelle puntate precedenti si è parlato di Agenzie per il Lavoro, Società di Ricerca e Selezione, siti di recruitment (reclutamento) e social network come Linkedin. Come si è visto, nei siti internet di riferimento, è possibile trovare offerte di lavoro.
Offerte che è possibile leggere anche sulle pagine dei principali quotidiani dedicate alle opportunità lavorative o sulle riviste specializzate, in edicola o in biblioteca.
Ma quando inviare il CV? Rispondere a qualsiasi annuncio anche se non si hanno le competenze richieste o non rispondere per lo stesso motivo? Quali, poi, annunci leggere?
Spesso si sente “ho inviato 50 CV e nessuna risposta”, oppure “cercano giovane, preferibilmente con la laurea e 10 anni o quasi di esperienza, ma come si fa?”
Prima di tutto, gli annunci solitamente descrivono un candidato ideale, che le aziende raramente trovano, con tutti i requisiti che dovrebbe avere. Provare a rispondere sempre quindi?
Dipende dai requisiti richiesti. Alcune caratteristiche che l’azienda cerca non sono obbligatorie ma necessarie a svolgere il lavoro: se se ne possiedono quattro su cinque si può provare ad inviare la propria candidatura.
Discorso diverso per i requisiti indispensabili. Se non si possiedono è inutile inviare il proprio CV. Un esempio? La conoscenza fluente o livello madrelingua di una lingua straniera: inglese, tedesco, francese o spagnolo. Quasi sicuramente sarà prevista una prova di lingua straniera e, mentire, precluderebbe qualsiasi altra opportunità con quella azienda o società di selezione.
Nel rispondere all’annuncio è bene poi indicare i propri punti di forza. Occorre quindi mettere in luce capacità, esperienze e risultati che rispondano alle esigenze espresse nell’annuncio, utilizzando i termini dell’inserzione stessa.
Se l’annuncio prevede anche l’indicazione della retribuzione richiesta, può essere un rischio in quanto può costituire un elemento discriminatorio. Per eliminare il problema, si può indicare una fascia retributiva o precisare che “la retribuzione” dipende dalle caratteristiche della posizione offerta e può essere discussa nel corso di un colloquio.
In chiusura si possono usare frasi come “Invio in allegato il mio curriculum vitae e resto in attesa di cortese riscontro”.
Gli annunci sono poi pubblicati per data. Se si sta cercando lavoro o, in caso, si vuole valutare un cambiamento, l’attenzione deve essere posta sugli annunci pubblicati da uno a tre, massimo cinque, giorni. Una lettura un po’ più veloce a quelli da cinque a dieci e un’altra a quelli superiori ai dieci giorni.
In questi due ultimi casi è sempre utile telefonare per sapere se la ricerca è eventualmente ancora aperta. Ad esempio se si sta cercando lavoro come “operaio generico di produzione”, una ricerca di 20 giorni prima quasi sicuramente ha già trovato soluzione. Se, al contrario, si sta cercando una posizione per un “commerciale estero con fluente conoscenza del tedesco” è molto più probabile che la ricerca di 20 giorni prima sia ancora attiva, in quanto la conoscenza fluente della lingua tedesca non è un requisito così facile da trovare.
Infine un ultimo consiglio. Dopo aver risposto all’annuncio aggiornare la propria agenda, la stessa che si è usata per eventuali contatti con Agenzie per il Lavoro, Società di Ricerca e in cui ci si è appuntati l’inserimento del CV su, ad esempio Monster, scrivendo i riferimenti dell’annuncio. Duplice lo scopo: da una parte si eviterà di rispondere allo stesso annuncio pubblicato su siti diversi, dall’altra dopo qualche giorno provare a contattare, se ci fossero i recapiti telefonici, chi ha pubblicato l’annuncio. Se, ad esempio, è una società di Ricerca e Selezione, chiedere se la ricerca è ancora aperta e se hanno ricevuto il CV e, nel qual caso, provare a fissare un incontro conoscitivo specificando l’attinenza del proprio profilo professionale con quanto richiesto.