A Costigliole arriva la mostra dedicata al nonno dell’Unesco: Nikolaj Roerich
Sabato 13 aprile alle 17.30 a Costigliole nella chiesa della Misericordia sarà aperta la mostra dedicata a Nikolaj Konstantinovic Roerich, organizzata dall’Associazione Artes di Canelli con un decennio di attività, legate al benessere e alla cura del corpo. L’Associazione pone inoltre l’attenzione sulla vita di uomini e donne straordinarie che hanno ispirato generazioni. In quest’esposizione ci saranno le opere di Roerich e alcuni documenti che testimoniano la proficua attività dell’artista russo, attivo nella prima metà del 900 e considerato il “nonno dell’Unesco”. Era l’autore del Patto Roerich, firmato alla Casa Bianca di Washington nel 1935, che sanciva la protezione del patrimonio culturale in tutto il mondo. Un patto non solo per la difesa della cultura in tempo di guerra, ma per la salvaguardia e lo sviluppo della cultura anche in tempo di pace. La sua eredità è poliedrica, rappresentata da più di 7000 opere: dipinti, mosaici, murali, schizzi, disegni di paesaggi. La vita di quest’uomo è leggenda. Fu artista, scrittore, esploratore, archeologo, filantropo e costruttore di pace. Nato a San Pietroburgo nel 1874, formatosi all’Accademia di Pietroburgo e a Parigi, proseguì gli studi giuridici per compiacere il padre, ma contemporaneamente si iscrisse anche all’accademia d’arte. E saranno proprio la storia e l’arte le muse che guideranno la vita di questo straordinario uomo di conoscenza. Nel corso della sua vita, che lo porterà dalla Russia all’America e infine in India, scrisse circa 30 libri e realizzerà più di 7000 opere e scenografie che rappresentano scene tratte dagli antichi miti slavi, temi e figure delle religioni mondiali. La moglie Elena Ivanovna fu scrittrice e istruttrice e condividevano la convinzione che “conoscenza e bellezza sono i veri pilastri dell’evoluzione”. I suoi dipinti ritraggono il progresso spirituale, la cultura e il ruolo che essa ha nell’evoluzione umana. In mostra è presente una documentazione fotografica sulla “Storia del Patto Roerich”, la “Bandiera della Pace” e riproduzioni dei suoi dipinti con le dimensioni originali. La Bandiera della Pace ideata e disegnata da Roerich il quale, deplorando la distruzione delle ricchezze artistiche nella 1^ guerra mondiale, concepì un trattato internazionale per la difesa e la protezione dei tesori artistici e culturali in tutte le nazioni, anticipando lo statuto e la protezione dell’arte dell’Unesco, di circa 70 anni. Il disegno della Bandiera della Pace mostra tre sfere circondate da un cerchio di colore magenta su sfondo bianco. Si tratta di un simbolo antichissimo, che si ritrova nell’arte, nell’architettura e nei reperti archeologici, scelto come simbolo di riferimento per la protezione dei beni culturali. Il linguaggio artistico di Roerich si inserisce nella corrente del simbolismo russo, con opere visionarie sulla spiritualità dell’uomo, dedicate alla natura e in particolare all’imponente bellezza delle montagne dell’Himalaya, al centro della sua produzione artistica negli anni dell’avventurosa spedizione da lui condotta, fino alla sua morte nel 1947.
Alessandra Gallo