Baldichieri. 100 lavoratori della Pellissero Carni in sciopero ad oltranza. Momenti di tensione ai cancelli dell’azienda. Interviene il Prefetto Formicola.

Questa mattina ci sono stati momenti di tensione all’ingresso della Pellissero Carni, ora AL.PI. di Baldichieri, dove circa 100 operai specializzati hanno deciso lo stato di agitazione lunedì 25 luglio presidiando i cancelli dell’azienda. Qualche provocazione da parte dell’amministratore delegato che ha forzato il picchetto con la sua auto, qualche parola grossa intercorsa tra lavoratori e datori di lavoro, il blocco dei camion dei fornitori in entrata e in uscita, hanno surriscaldato il clima della manifestazione.

Quasi tutti tagliatori addetti alla macellazione dei suini, quasi tutti di origine straniera, gli operai erano stati assunti dalla cooperativa Medicea, con la quale avevano da poco contrattato, con l’apporto delle sigle sindacali Flai CGIL e Uila UIL, il nuovo rinnovo contrattuale insieme alla committente. Il contratto, valido a partire dal 1° gennaio 2017, avrebbe comportato un miglioramento per gli addetti della cooperativa, inseriti in azienda nella categoria artigianato-servizi, equiparandoli agli assunti interni della AL.PI., inquadrati invece nell’industria.

Improvvisamente però l’azienda Pellissero ha cambiato i termini della commessa con la Medicea, che ha disdetto il contratto a partire dal 31 luglio, appaltando il lavoro alla O.D.T. (Officina del lavoro). Il cambio, avvenuto nell’assemblea dei soci del 20 luglio ha avuto il placet di una sigla sindacale quasi sconosciuta in azienda, la CISAL, firmataria del nuovo accordo. La CGIL e la UIL che rappresentano la maggioranza dei lavoratori, sono invece state escluse dalla trattativa e anche dalla comunicazione.

La ODT ha dunque preparato nuove lettere di assunzione per tutti gli ex Medicea, ma i lavoratori, preoccupati per il peggioramento delle condizioni contrattuali hanno mobilitato i sindacati e deciso due giorni di sciopero.

Il presidio di questa mattina ha cercato di forzare la volontĂ  della dirigenza AL.PI. e della ODT, riuscendo ad ottenere un incontro con i rappresentanti sindacali. Sia la proprietĂ  che la cooperativa hanno confermato le loro posizioni, ribadendo che non ci saranno peggioramenti economici per i lavoratori. Ma il peggioramento andrĂ  ad incidere sul trattamento degli straordinari, sulla calendarizzazione delle ferie, sul tfr e anche sulla perdita della tutela dal licenziamento ingiustificato. I nuovi contratti infatti saranno normati dal Jobs Act che ha cancellato ogni vincolo al licenziamento del lavoratore.

Dopo l’incontro di questa mattina, i manifestanti hanno ritenuto che le spiegazioni della AL.PI. e della ODT non fossero sufficienti a fugare i pericoli adombrati dalla nuova situazione. Hanno pertanto deliberato di continuare lo sciopero ad oltranza, se necessario fino al licenziamento.

Venuto a conoscenza della situazione, è intervenuto il Prefetto di Asti Paolo Formicola che, per allentare la tensione, ha delegato i

carabinieri di Villanova d’Asti a mediare tra le parti. Si terrĂ  dunque domattina 28 luglio alle 10,, un incontro nel palazzo municipale di Baldichieri, alla presenza del Sindaco, tra aziende e rappresentanti dei lavoratori.

 

Dino Curcio, rappresentante del Flai Cgil, si augura che l’incontro riporti alla ragionevolezza i datori di lavoro: “La preoccupazione -dice- non è per la parte economica che sicuramente rimarrĂ  ai livelli attuali, ma per il futuro dell’inquadramento dei lavoratori. Rischiano di perdere gran parte dei diritti attualmente in essere e di vedersi esposti ad un ulteriore peggioramento del clima aziendale, dove giĂ  si lavora a ritmi serratissimi, con orari spesso di 10 ore al giorno e dove le minacce di licenziamento sono all’ordine del giorno”.

 

Carmela Pagnotta