TORINO. “MALAMOVIDA” IN SANTA GIULIA: CONTINUANO GLI ARRESTI

CONTROLLI A TAPPETO DEI CARABINIERI DELLA SAN CARLO PER ILCONTENIMENTO DEI FENOMENI LEGATI ALLA “MOVIDA” IN ZONA CENTRO

Piazza Santa Giulia – zona centro: continuano in maniera incessante i controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia San Carlo – e relative stazioni dipendenti – nelle aree interessate al fenomeno serale della c.d. “Movida”, con particolare attenzione all’area di Piazza Santa Giulia, per la quale i cittadini hanno richiesto più volte interventi finalizzati al contenimento del rumore e degli schiamazzi notturni.

I controlli a tappeto, per contrastare i fenomeni dello spaccio di droga e dell’ubriachezza molesta, hanno portato risultati positivi: proprio pochi giorni fa, il 4 giugno scorso, alle 22.00 circa, i Carabinieri della Stazione Po Vanchiglia hanno arrestato un ventiduenne di origine africana ma residente a Torino sorpreso mentre stava cedendo un paio di grammi di hashish ad una giovane acquirente (poi segnalata alla prefettura quale assuntrice di sostanza stupefacente).

Subito dopo, perquisendo il giovane – già sottoposto all’affidamento in prova per reati analoghi – i militari hanno trovato altra sostanza analoga e denaro contante.

Il ventiduenne è finito ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.

Il giorno prima, il 3 giugno, stessa località e stessa ora, i Carabinieri hanno bloccato un ventisettenne di origine africana, senza fissa dimora, anche lui intento a cedere dell’hashish.

Anche in questo caso era stata rinvenuta ulteriore sostanza e somma di denaro in contanti, con successivo arresto del giovane e traduzione in carcere in attesa del rito direttissimo.

Nello scorso maggio, sempre durante i servizi serali nell’area di Piazza Santa Giulia, i Carabinieri della Compagnia San Carlo hanno arrestato un trentatreenne di origine africana, controllato in zona e accertato quale destinatario di un provvedimento di carcerazione definitiva sempre per spaccio di sostanze stupefacente. Mentre il giovane veniva accompagnato in carcere presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno”, il personale rimasto in zona ha sequestrato, questa volta a carico di ignoti, un ingente quantitativo di stupefacente suddiviso in involucri di cellophane: crack, cocaina, pastiglie di ecstasy, hashish e marijuana, il tutto nascosto sotto autovetture in sosta e pronto ad essere ceduto.

Il modus operandi rilevato in questi casi è sempre lo stesso: i giovani spacciatori cedono esigue quantità di sostanza stupefacente (al dettaglio) celando la riserva più corposa nelle aree limitrofe, sotto le autovetture parcheggiate, nelle intercapedini delle ruote, o all’interno dei tombini stradali, il più delle volte “piantonati” da loro complici, talvolta impiegati anche per recuperare le somme di denaro dai “clienti” e sviare i controlli delle Forze dell’Ordine.