Passione Fumetti: Il colore delle cose di Martin Panchaud
Il colore delle cose, ma soprattutto delle persone. Questo è quello che dovete memorizzare fin da subito per immergervi nella lettura di un libro che, a prima vista, vi sembrerà molto – ma molto – strano: Il colore delle cose, di Martin Panchaud, edito da Coconino Press – Fandango nell’ottobre 2023. È un fumetto? Certamente sì, perché si sviluppa come narrazione sequenziale per immagini e dialoghi, un graphic novel che rientra a pieno titolo nelle definizioni di fumetto date da Will Eisner e Scott McCloud. Quello che lo rende “strano”, rispetto ai fumetti che siamo abituati a leggere, è la forma. Non la forma del libro – ovviamente – ma la forma dei disegni scelti da Martin Panchaud per il suo romanzo grafico. Troppo strani? Aspettate. Conviene non fermarsi all’apparenza (cosa che peraltro non bisognerebbe mai fare), perché la storia raccontata in questo libro è veramente appassionante e ben raccontata. Vale la pena approfondire un po’ di più.
Uomini o cerchietti?
“Siamo uomini o cerchietti?”, potrebbe dire Totò. Ma siccome qui Totò non c’entra, si può dire che siamo “uomini e anche cerchietti”. Per essere precisi, siamo cerchietti che rappresentano uomini, donne e ragazzini, ma anche poliziotti, dottori, motociclisti e infermiere, distinguibili solo dai due colori che li rappresentano. Dovrebbe essere tutto chiaro già dalla copertina, se fossimo esperti di infografica. Ma vi assicuro che non occorre esserne esperti – non essendolo io stesso – per immergersi nel racconto e venirne catturati. E dunque, prima di tornare sulla tecnica fumettistica di questo graphic novel, vediamo di cosa parla…
Il colore delle cose (senza spoiler)
Il protagonista (il cerchietto marroncino con interno marrone chiaro) è Simon Hope, un quattordicenne sovrappeso che vive con la mamma Daisy (cerchietto verde scuro con interno verde acqua marina) e il padre Dan (cerchietto verde scuro con interno verde chiaro). La vita di Simon non è semplice, né in casa, dove il padre si dedica più alle scommesse sui cavalli che alla famiglia, né fuori, dove viene bullizzato dai ragazzi del quartiere, da cui vorrebbe però essere accettato avendo una cotta per la sorella di uno di questi. Per assecondare uno degli strampalati piani degli “amici”, Simon si ritrova da una cartomante che gli rivela il nome del vincitore di una prestigiosa corsa di cavalli. Da qui parte un’avventura esaltante, allo stesso tempo drammatica e straordinaria, in cui Simon si ritroverà da solo – o quasi – ad affrontare il mondo degli adulti, sballottato tra menefreghismo ed egoismo, bugie e avidità.
Il colore delle cose è un po’ commedia, un po’ thriller, un romanzo di formazione che è anche un dramma famigliare con risvolti noir. Certo, come ho già detto, occorre entrare nei suoi meccanismi narrativi, per poi lasciarsi coinvolgere nel ritmo sfrenato delle peripezie di Simon e degli altri personaggi, a cui ci si affeziona pur nella loro rappresentazione minimalista.
Insomma, Il colore delle cose è qualcosa che non ti aspetti.
Scienza e Fumetto
I disegni de Il colore delle cose sono estremamente precisi e scientifici, essendo basati su simboli e correlazioni, inseriti non in classiche vignette, ma in spaccati di mappe e rappresentazioni dall’alto di ambienti, veicoli e imbarcazioni. A farne narrazione è l’altrettanto precisa e scientifica sequenzialità delle “infografiche” e, soprattutto, i dialoghi intensi e mai banali. Insomma, Martin Panchaud utilizza l’infografica – che generalmente viene impiegata per rappresentare ricerche statistiche, demografiche, economiche o di marketing – in modo innovativo e geniale. E non è un’esagerazione, visti i premi già vinti da questo libro:
• Fauve d’Or per il Miglior libro – Festival Internazionale del fumetto di Angoulême 2023
• Gran Premio della Critica ACBD 2023 Premio Miglior Opera Prima del Festival di Colomiers 2022
• Premio Delémont’BD miglior opera prima 2020
• Miglior libro Prix Suisse du Livre Jeunesse 2021
• Miglior graphic novel del 2021 per il quotidiano Tagesspigel
• Selezione Prix Landerneau BD 2022
• Selezione Prix des libraires de bande dessinée 2023
Per concludere mi sento di dire che Il colore delle cose è un graphic novel adatto sia ai lettori di fumetto curiosi, quelli che vogliono provare cose nuove, interessanti e appassionanti, sia ai lettori di libri, quelli che non sono molto interessati al fumetto, perché quando leggono un buon romanzo la rappresentazione di quello che leggono vogliono farsela nella loro mente e non vederla disegnata. Insomma, un esempio di come – mi ripeto – non lasciarsi scoraggiare dalle apparenze possa rivelarsi un’esperienza sorprendente e appagante.
Il colore delle cose
di Martin Panchaud
Coconino Press – Fandango
236 pagine a colori, per € 25
Immagini © Coconino Press – Fandango / Martin Panchaud