Chieri, ferro in discarica e ‘dazio’ agli abusivi: “Un danno per il Consorzio e per i cittadini”
“Tutte le volte che vado con la macchina carica di rifiuti metallici alla discarica di Fontaneto, devo sottostare ad un vero e proprio posto di blocco da parte di alcuni rom, che rivendicano per sé il ferro gli altri materiali di maggior pregio. E’ una cosa indegna, non se ne può più.”
La denuncia è di un cittadino che con quei 3-4 individui (“sono sempre gli stessi”, la precisazione) ha di recente avuto a che dire in modo pesante. “Ma c’è tanta gente che, per ragioni di sesso o età, subisce e lascia fare.”
Il problema è noto al Comune e, prima ancora, al Consorzio Rifiuti. “Me ne parlava il direttore Pavan già più di un anno fa – dice l’assessore all’ambiente e alla polizia municipale, Massimo Gaspardo Moro – e mi rappresentava come il Consorzio sia la prima vittima di questa situazione: consegnando a queste persone il ferro, come una specie di dazio, infatti, e non conferendolo al Consorzio, si crea un danno economico al consorzio stesso, che dalla vendita di quel ferro introita una cifra considerevole, e quindi si danneggiano i cittadini in termini di future tariffe.”
Che fare? “La questione non è di facile soluzione – prosegue l’assessore – perché ogni volta che intervengono i vigili il ‘posto di blocco’ per qualche giorno scompare, ma poi ricompare e la storia riprende. Occorre che la gente non ceda a queste pressioni e scarichi il ferro all’interno della discarica. Ma è chiaro che non è facile, e non tutti se la sentono”.