Chieri e i topi, prove di emergenza
I topi a Chieri, al momento, non sono un’emergenza. Se lo diventeranno, il Comune farà quanto già ha messo in atto e, se occorre e con l’aiuto dei cittadini, anche di più. Lo dice il vicesindaco e assessore alla sanità Manuela Olia, chiamata in causa nella vicenda che ha preso le mosse dall’inaudita presenza di un topo in una barella del pronto soccorso dell’ospedale di Chieri.
“Il Comune – dice Olia – fa politiche di prevenzione, come ha già detto l’assessore all’ambiente Gaspardo Moro. Nelle
scuole e negli spazi pubblici del centro, c’è un programma di derattizzazione e deblattizzazione a base di esche, che vengono posizionate e sostituite. I topi esistono, come esistono i piccioni, e non sono una presenza gradita. Ci siamo confrontati e ci confronteremo con l’Igiene Pubblica dell’asl, che ci ha rassicurati sul fatto che i loro protocolli sono osservati e, dopo l’incidente del topo al pronto soccorso, incrementati con un intervento straordinario. Nessuna trascuratezza, dunque, ma attenzione: i topi specie d’estate sono endemici e per combatterli più efficacemente ci serve la collaborazione dei cittadini: intanto, perché evitino di lasciare rifiuti alimentari non ben sigillati nei bidoni e a portata di roditore. E poi, perché ci segnalino esattamente dove si sono insediati i topi. Lì potremo intervenire in modo specifico. Per adesso, non sappiamo se è davvero emergenza oppure no. Siamo tutti sotto l’effetto psicologico del topo al pronto soccorso, che è oggettivamente un fatto gravissimo quanto imprevedibile, ma non si può pensare di riempire tutto il centro storico di esche per topi, con il rischio di avvelenare tutti i cani e i gatti della zona. Ci vuole buon senso. Con l’asl ci sentiamo in continuazione.”
Intanto, mentre scriviamo, già qualcuno si porta avanti col lavoro e segnala: commercianti di Via Palazzo di Città hanno visto topi in buon numero attraversare la via da e per il Giovanni XXIII: fateci sapere se anche altrove succede lo stesso…