Da Cracovia a Riva, passando per Budapest: il ritorno dalla G.M.G.
È il tempo del ritorno per i diciannove giovani rivesi che hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. Come loro anche i restanti 430 giovani appartenenti al Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania ritornano alla loro routine dopo undici intense giornate. Grazie all’organizzazione del gruppo, tutti questi giovani hanno potuto prepararsi insieme con preghiere, giochi e momenti di condivisione nei giorni precedenti all’arrivo nella città polacca, aiutandosi vicendevolmente per vivere a pieno questa esperienza. Il clima respirato nel santuario di Mariazell e nella cattedrale di Santo Stefano a Vienna li ha introdotti alle grandi riflessioni dei giorni successivi riguardo il tema della Misericordia. Se ciascun ragazzo ha vissuto esperienze personali, sicuramente tutti sono rimasti stupiti della generosa accoglienza che le famiglie polacche, e l’intera popolazione, hanno avuto nei loro riguardi. Non solo i pellegrini sono stati trattati come famigliari ma le famiglie stesse si sono mobilitate in ogni modo pur di riservare ai giovani stranieri il proprio letto. Insomma un intero paese ha sorpreso e si è sorpreso: per le strade non mancavano famiglie che offrivano acqua e cibo ai pellegrini o anziani meravigliati dalla fiumana di giovani. L’arrivo e la permanenza nel Campus Misericordiae, nelle giornate di sabato 30 e domenica 31, ha costituito il culmine di questo incontro mondiale: l’incontro con Papa Francesco, la Veglia, la Santa Messa conclusiva, le esortazioni a lasciare la divano-felicità sono stati momenti forti per tutti i giovani. Prima di porre fine al viaggio, al ritorno i giovani hanno fatto tappa a Budapest. Il paesaggio mozzafiato della capitale ungherese e la storia affascinante delle due città di Buda e Pest, unite per la prima volta dal Ponte delle Catene dopo diversi anni privi di comunicazione, basterebbero a riempire il cuore dei pellegrini. Ma in questa giornata è stato fatto un ulteriore dono ai giovani rivesi: a loro si è unito il gruppo salesiano del Medio Oriente, accolto dall’MGS Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania già dall’inizio del pellegrinaggio. Conoscere i volti segnati dalla guerra e dal dolore di siriani, egiziani e libanesi e condividere con loro quel pomeriggio ha fatto riscoprire la semplicità e la gioia di un incontro autentico, in cui ci si pone con il cuore aperto all’ascolto dell’altro.
Federica Marocco