Chieri, emergenza topi, il veterinario: “Capire subito quanti sono…”
“Da quanto riportato dai mezzi di informazione, pare che gli amministratori del Comune di Chieri stiano sottovalutando il problema (… la presenza di topi è endemica …), dimenticando anche che abbiamo registrato un decesso per leptospirosi nel 1992, seguito da un procedimento giudiziario durato 7-8 anni.. “ Ermes Dante Manfrinato, andezenese, veterinario in pensione, dal 1989 al 2010 dirigente del Servizio Veterinario dell’USSL 56 Zona Ossola (fino al 1997) e dell’Area “C” nell’ASL 14 VCO (Verbano-Cusio-Ossola, fino al 2010), interviene con la sua esperienza di igiene pubblica sul tema del momento.
“I topi – prosegue Manfrinato – non sono solo responsabili di diffusione della leptospirosi: prenderne atto dopo, è troppo tardi. Direi, a mio parere, parziale e limitato, che il Sindaco dovrebbe chiedere al Servizio Veterinario e al Servizio Igiene pubblica dell’ASL una relazione congiunta nella quale vengono evidenziate le reali dimensioni del problema (se vedi un topo scorrazzare in giro, vuol dire che nei pressi ce ne sono almeno 50; se ne vedi due, ce ne sono 300. Quanti e dove sono dislocati i punti di alimentazione dei topi stessi: cassonetti, rifiuti sparsi, magazzini, depositi di alimentari sommariamente protetti, …) e gli adempimenti da assumere, cioè: emanare ordinanze con le quali: ribadire il divieto di spargere rifiuti al di fuori dei punti di raccolta; verificare che la pulizia venga effettuata scrupolosamente nei modi e nei tempi prestabiliti; obbligare i detentori di alimenti ad assumere ogni sistema atto ad impedire l’accesso dei topi ai depositi di alimenti; diffidare e sanzionare tutti coloro che non si adeguano. Inoltre preoccuparsi di vigilare e sorvegliare continuamente in merito al rispetto delle ordinanze, acquisire e valutare ogni segnalazione fatta dai cittadini, programmare nelle scuole di ogni ordine e grado lezioni di educazione alla salute, con particolare riguardo al problema attuale. La gente – conclude Manfrinato – non ha idea del lavoro di prevenzione svolto dal Servizio Veterinario Pubblico.”