Acqui Terme. Le “materie dialoganti” di Salvador Dalì in mostra fino al 4 settembre.

La scultura Profilo del Tempo

La scultura Profilo del Tempo

La mostra dedicata a Salvador Dalì, il genio del Surrealismo, comincia all’esterno del Liceo Saracco di Acqui Terme. Esposta davanti all’ingresso, con lo sfondo dei portici dell’Hotel Nuove Terme, campeggia, superba, la scultura in bronzo “Profilo del Tempo“, una delle espressioni di quegli “orologi molli” per cui l’artista spagnolo è universalmente conosciuto. L’allestimento voluto dal Comune di Acqui Terme, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria, è stato curato dall’architetto Adolfo Francesco Carozzi con il supporto della collezione “The Dalì Universe” dello Shatton Institute di Zurigo. Si tratta di una mostra itinerante che ha già conosciuto un centinaio di musei con circa 12 milioni di visitatori. Le “materie” che dialogano con il visitatore sono quelle delle diverse forme espressive con cui Dalì si è cimentato negli anni, dalla scultura alla pittura e dalla grafica alla gioielleria. Imponenti e note le sculture: l’Elefante Spaziale, con le sue gambe sottili ed equine, la Venere Giraffa, con il suo collo interminabile e la saggezza nascosta nei suoi cassetti aperti, il San Giorgio e il Drago, santo senza volto che esprime la forza dell’umanità contro la natura, la Donna del Tempo che sostiene uno degli orologi molli simbolo della liquidità del tempo che passa.

Una serie di opere su carta ispirate alla letteratura (Pantagruel, La Fontaine) e alle tradizioni spagnole della tauromachia, altre che ricordano la lotta dell’uomo contro la natura, altre sulla modernità come il famoso “telefono aragosta”, sono esposte su pareti bianche che esaltano l’immagine ben illuminata, al contrario di tante mostre pre-confezionate che si vedono negli ultimi anni, tutte uguali e tutte relegate su pannelli scuri (in genere verdi) che sacrificano la luce naturale dell’opera.

Salvador Dalì

Salvador Dalì

Completano la collezione alcuni pezzi di gioielleria in oro massiccio dal soggetto “egizio” e dei complementi di arredo (vasi, piatti, sedie) su cui Dalì non disdegnava lasciare il suo marchio.

La visita alla mostra è “accompagnata” da alcuni studenti di Liceo di Acqui che si sono offerti volontari per fare da guida e, anche se non sempre preciso, il servizio offre un bel supporto a chi conosce poco l’artista.

L’esposizione è la 45° Antologica acquese (lo scorso anno il protagonista della stagione fu Pablo Picasso) e rimarrà aperta fino al 4 settembre con orari dalle 10 alle 13 e dalle 16:30 alle 22:30. Ingresso 10 euro. Il catalogo è curato da Adolfo Francesco Carozzi.

 

Carmela Pagnotta