SORPRESE DI ARTE E DI STORIA. Sotto l’Arco di piazza, una grande lapide dedicata ai “Padri” della patria

Il venti settembre 1911, essendo sindaco Francesco Fasano, nella parete nord dell’intradosso dell’Arco di Piazza fu collocata una lapide-monumento “con medaglioni in bronzo – recita la relazione dell’evento conservata nell’Archivio Storico Comunale – raffiguranti i massimi Fattori dell’unità ed indipendenza d’Italia”, cioè Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi e Mazzini. Fu disegnata dal consigliere comunale  Giuseppe Mussino, e realizzata dal marmista Vincenzo Gastini. I quattro medaglioni furono fusi in bronzo dallo scultore torinese di origini valsesiane Casimiro Debiaggi. Il commendatore professor Agostino Bottero scrisse la solenne epigrafe:

la storia

della gente latina

ricorderà nei secoli

il valore e la lealtà

di VITTORIO EMANUELE II

la sapienza politica e le sante audacie

di CAMILLO BENSO DI CAVOUR

l’eroismo e la generosità

di GIUSEPPE GARIBALDI

il pensiero e l’apostolato di GIUSEPPE MAZZINI

clamando

alle future generazioni

che per l’opera di quei grandi

l’ASPETTATA fra le  nazioni

dopo tanti anni di servitù

si levò e disse:

IO SONO L’ITALIA.

 

Antonio Mignozzetti