Chieri e il terremoto, la Protezione Civile pronta a partire. “Ma nella fase successiva, adesso si scava ancora…”
Pronti a partire, ma al momento giusto. Il Gruppo chierese della Protezione Civile si prepara ad intervenire sui luoghi del terremoto, ma, come spiega il responsabile, Roberto Muraro, “c’è una programmazione da rispettare e le cose si stanno evolvendo, bisogna evitare la confusione.”
“Sono intervenuti subito – prosegue Muraro – i nostri colleghi delle zone coinvolte e dei territori limitrofi. La colonna del Piemonte, di cui facciamo parte, è pronta a partire, ma difficilmente questo succederà nei prossimi giorni. Oggi, la priorità è ancora per le unità cinofile dei vigili del fuoco e per i gruppi speleologici, c’è da scavare e possibilmente trovare ancora qualcuno in vita. Quello è un lavoro che va fatto da personale altamente specializzato. Poi, verrà la fase B, quella di cui noi facciamo parte. Difficile che veniamo chiamati in causa prima di lunedì.”
Intanto, però, anche a Chieri ci si organizza per raccogliere generi di prima necessità. “Abbiamo deciso – prosegue Muraro – di tenere aperta la nostra sede ai capannoni militari per consentire la raccolta di alimenti a lunga conservazione. Poi, ci diranno di cos’altro c’è bisogno.”
Muraro frena gli slanci di chi vorrebbe partire subito per dare una mano. “La buona volontà – dice – è una ottima cosa, ma la persona che parte in macchina con la sua pala e tanta voglia di rendersi utile, in realtà, serve a poco. Ci vuole gente addestrata e coperta da assicurazione, gli altri sarebbero d’impaccio alla macchina dei soccorsi.”
Gianni Giacone