PERSONAGGI NOVARESI 8. GIACOMO BATTISTINI, MUSICISTA E MAESTRO DI CAPPELLA

Antica Cattedrale romanica di Novara, disegno di N. M. J. Chapuy, 1835 circa)

Giacomo Battistini, che fu insigne musicista, nasce intorno al 1665 probabilmente nell’Italia settentrionale. E’ maestro di cappella e compositore attivo a Novara alla fine del secolo XVII. Battistini contribuì anche con le sue composizioni al decoro artistico della cappella musicale, il cui repertorio con lui diventò particolarmente ricco.  Pur essendosi dedicato alla musica sacra, non tralasciò di scrivere anche per il teatro. Non si hanno notizie della sua vita prima del 14 aprile 1694, data in cui ebbe la nomina di maestro di cappella del Duomo di Novara (nella foto disegno dell’antico duomo romanico di Novara), carica che mantenne fino al 1706. Il 1 aprile 1706 per motivi economici il Capitolo del Duomo licenziò Battistini. Il 27 giugno 1706 fu però assunto come maestro di cappella alla Basilica di S. Gaudenzio (nella foto), dove emerse la sua personalità di compositore e il suo talento organizzativo.

Tutto ciò fu confermato nel 1711, in occasione delle feste indette a Novara per la traslazione delle reliquie di S. Gaudenzio dalla cappella di S. Giorgio al luogo definitivo. Nel 1712 musicò un altro oratorio “Il Trionfo della Pietà”, per la canonizzazione di S. Pio V, celebrata dai domenicani in S. Quirico di Novara il 20 novembre. Dopo questa opera non risultano altri suoi lavori. Il 5 febbraio 1719 morì a Novara e dei suoi cinque figli, Giuseppe, organista al primo organo di S. Gaudenzio e buon compositore, fu chiamato a succedergli nella stessa carica di maestro di cappella il 27 novembre 1719.

Basilica di San Gaudenzio

Della ricca produzione di musica sacra del Battistini, in piccola parte conservata manoscritta all’archivio di San Gaudenzio, si ricordano stampati soltanto “Motetti sacri a due, a tre voci, opera prima”, in Bologna nel 1698 e “Armonie sagre a una, due e tre voci parte con istromenti e parte senza, opera seconda “, in Bologna nel 1700. Gli esperti ritengono che queste composizioni su testo non liturgico, ma su poesie latine, come laudi, siano di fattura musicale scorrevole ed espressiva. La musica scritta dal Battistini nello stile polifonico appare tutta ricca di dottrina contrappuntistica e di buon gusto. Si ricorda come miglior esempio l’introitus “Gaudeames omnes”, per la Messa della SS. Vergine Assunta.

La musica scritta nel più rigido stile “a cappella”, pur essendo assolutamente meritevole di grandi apprezzamenti, resta nell’ambito tradizionale. Le composizioni in stile “concertante”, come ad esempio “Alma redemptoris mater a quattro voci (organo e archi)”, mostrano invece animazione e testimoniano oltre le sue evidenti doti artistiche, la volontà di adeguarsi al nuovo gusto del tempo.

Proprio per il suo particolare gusto nella scelta e nella interpretazione della musica polifonica e per la scrittura di numerose opere e mottetti sacri, Il Consiglio Comunale di Novara gli intitolò una via nel quartiere Sacro Cuore il 13 novembre 1924.

Enzo De Paoli