Cambiano ufficializza la candidatura per l’Ospedale Unico
Il progetto Ospedale Unico continua il suo percorso fatto di riunioni, dichiarazioni di intento, progetti e studi di fattibilità.
Pare essere stata individuata quale area privilegiata all’insediamento dell’opera una zona, ancora da definire, ma comunque insistente sull’asse Cambiano / Trofarello / Moncalieri, sia per le caratteristiche di baricentricità, che per le qualità di facile accesso viario e ferroviario. Una prima dichiarazione di massima in tal senso è già emersa, generando non poche polemiche e proteste da parte di alcuni altri Comuni che non riscontrano nell’asse individuato le caratteristiche che erano state condivise da tutti i Sindaci interessati in sede di avvio del progetto.
Nelle more degli sviluppi, che consisteranno in riunioni tra tutti i soggetti interessati per verificare che sia possibile individuare una allocazione condivisa, la macchina amministrativa va avanti, ed il Comune di Cambiano ufficializza dunque la propria candidatura, o meglio approfondisce i dettagli della candidatura già a suo tempo proposta.
Spiega il Sindaco Carlo Vergnano:
“Abbiamo presentato all’attenzione della Regione la cartografia dell’aria di possibile insediamento dell’Ospedale Unico sul nostro territorio. Si tratta della zona già precedentemente proposta, con una ulteriore superficie individuata, che abbiamo ritenuto potesse essere utile soprattutto come area accessoria. Si tratta quindi della vasta area demaniale di 110.500 mq (ex “Parco Veicoli Inefficienti”), con possibili ampliamenti su zona industriale per 60.000 mq, oppure su zona agricola non di pregio (terreno prevalentemente sabbioso) per 241.000 mq. Sarebbe inoltre disponibile un ulteriore possibile ampliamento su area agricola confinante di circa 200.000 mq, ricadente nel comune di Trofarello”.
Nella proposta di candidatura vengono sottolineate le qualità di collegamento dell’area. Può ricordarcele?
“Sull’area potrebbero confluire due importanti strade di collegamento, che sono già inserite nel PRGC. Innanzi tutto il collegamento tra la Sanda–Vadò e la rotonda al confine tra Cambiano e Santena, peraltro già inserita nel PTC, che andrebbe ad alleggerire il traffico proveniente dalla collina Chierese, dall’astigiano oltre che da Poirino, Pralormo e tutti gli altri Comuni della zona sulla Strada Statale 29, dove non possiamo dimenticare la presenza del passaggio a livello della linea Trofarello-Chieri, con i suoi inevitabili tempi di attesa. La seconda via di collegamento riguarda Santena. Collegandosi alla circonvallazione, la stessa andrebbe a confluire a poche centinaia di metri dalla futura circonvallazione di Villastellone, favorendo quindi l’accesso degli utenti provenienti dal carmagnolese. Buona parte di questa strada è oggi una strada bianca utilizzata dai santenesi (zona Tetti Giro) per il collegamento con la zona industriale di Moncalieri/Trofarello”.
Non si era detto “nessuna infrastruttura aggiuntiva per l’Ospedale”?
“Immaginare di realizzare un’opera di tale dimensione ed importanza senza alcun intervento strutturale è irrealistico. Si tratta invece di individuare l’area che necessita dei minori interventi. Peraltro le due modifiche di viabilità proposte restano valide e assolutamente consigliabili, per non dire necessarie, anche qualora la sede del nuovo ospedale fosse l’area Vadò o qualsiasi altra sede all’interno dell’asse identificato”.
Sandra Pennacini