Santena ricorda l’alluvione del 1994: tra memoria, prevenzione e valorizzazione del territorio

In occasione del trentennale dell’alluvione del 1994, il Comune di Santena, con il patrocinio di Regione Piemonte e Città Metropolitana, organizza una serie di eventi per commemorare la tragedia, promuovere la cultura della prevenzione e riflettere sulle scelte che hanno trasformato il territorio.

Il programma si svolgerà dall’8 al 17 novembre 2024, coinvolgendo cittadini, autorità, associazioni e volontari in diverse iniziative educative, culturali e commemorative.

Le celebrazioni si apriranno venerdì 8 novembre con l’attivazione del COC presso la Scuola Falcone-Borsellino, seguita da una prova di evacuazione dell’istituto, organizzata con il supporto del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile sotto la supervisione del Disaster Manager, arch. Gianfranco Messina.

«Questo momento sarà un’importante occasione per testare le misure di sicurezza e sensibilizzare gli studenti e il personale scolastico su come affrontare situazioni di emergenza – anticipa Paolo Romano, vice sindaco e assessore alla Protezione Civile del Comune di Santena – Questo è la seconda volta che sperimentiamo un’evacuazione della scuola, la prima con tutti gli studenti».Alle 11,30 le autorità locali, le istituzioni e le associazioni che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento offriranno i loro saluti e ringraziamenti, sottolineando l’importanza di tenere viva la memoria di quella tragedia e di rafforzare il lavoro di prevenzione: «Dopo 30 anni dall’alluvione del 94 Santena è stata declassata da zona a rischio inondazioni. – ricorda Romano, anche assessore ai Lavori Pubblici  – L’anno scorso si sono conclusi gli interventi di manutenzione e di pulizia vegetativa sul torrente Banna. Grazie al lavoro continuo delle amministrazioni che si sono susseguite negli anni, i lavori sul Banna si sono conclusi permettendoci di uscire dalle zone mappate a rischio idrogeologico».

La giornata proseguirà in serata, alle ore 20:30, presso l’Aula Magna della Scuola Falcone, dove verrà proiettato il video “Santena, storia di una calamità trasformata in opportunità”, che racconta le storie di coloro che hanno vissuto l’alluvione e come la comunità ha reagito, trasformando una catastrofe in un’occasione di rinascita.

«Trent’anni fa eravamo noi gli sfollati che spalavano fango dalle case e quel ricordo è rimasto impresso nella nostra memoria -commenta Roberto Ghio sindaco di SantenaOra siamo una comunità pronta a rendersi disponibile per gli altri, come accaduto lo scorso anno quando una delegazione santenese è partita a supportare le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione. L’acqua è un bene prezioso, ma se mal gestita può creare molti danni».

Dopo la proiezione, si terrà un convegno tecnico in cui interverranno i professionisti che hanno coordinato le opere di ricostruzione e gli ex amministratori comunali che furono protagonisti delle scelte politiche e strategiche adottate per la ripresa del territorio. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Mel Menzio direttore del settimanale Il Mercoledì.

Il giorno successivo, sabato 9 novembre, la Sala Consiglio ospiterà alle 17.00 la presentazione del nuovo portale www.collinare.org, una piattaforma digitale dedicata alla valorizzazione dell’archivio storico del Comune di Santena, realizzata in collaborazione con Acta Progetti. Durante l’evento sarà possibile consultare alcuni dei documenti storici conservati nell’archivio comunale, testimonianze tangibili del passato del territorio.

Seguirà, alle 18.30, una celebrazione religiosa presso la Chiesa Parrocchiale dei SS Pietro e Paolo Apostoli, in cui verranno ricordati tutti i volontari e le autorità di Protezione Civile che hanno dato il loro contributo nel corso degli anni.

La serata si concluderà, presso l’Aula Magna della Scuola Falcone, con la presentazione del nuovo libro di Carlo Smeriglio intitolato Il Banna e il suo bacino – Storia del territorio, memoria e immagini.

Spiega Ugo Cosimo Trimboli, assessore alla cultura del Comune di Santena: «L’alluvione del 94 ha segnato profondamente la nostra Città; molti dei testimoni dell’epoca hanno poi contribuito essi stessi allo sviluppo di strategie di contenimento dell’acqua racconta Ugo Cosimo Trimboli assessore alla cultura di Santena -. L’autore approfondirà il ruolo dell’acqua come risorsa strategica per lo sviluppo e la gestione sostenibile del territorio, con un’attenzione particolare alle scelte operate nel post-alluvione».

Il dibattito sarà moderato dal giornalista Mirto Bersani direttore del Corriere di Chieri.

Il programma si estenderà anche al fine settimana successivo, il 16 e 17 novembre, con la mostra Dopo l’acqua c’è la vita, allestita presso la Sala Consiglio Comunale. Curata dal GRES e dall’Associazione Le Radici La Memoria, la mostra esplorerà la rinascita del territorio dopo l’alluvione del 1994, con fotografie e testimonianze dell’epoca. La mostra sarà aperta al pubblico con orario 10:00-12:00 e 15:00-18:00, offrendo un’opportunità per rivivere quei momenti e riflettere sulla resilienza della comunità.

Conclude il Sindaco: «L’evento, che coinvolge numerose associazioni e realtà locali, si propone di tenere viva la memoria di una tragedia che ha segnato profondamente la comunità di Santena, ma anche di evidenziare come, grazie alla cooperazione tra istituzioni e cittadini, sia stato possibile trasformare un evento drammatico in una spinta per la crescita e il miglioramento del territorio».