Chivasso. Commercio illegale di cani, arresti e sequestri dei carabinieri

Disarticolata una associazione a delinquere – 3 misure cautelari personali e patrimoniali eseguite dai nucleo carabinieri cites di Torino nell’ambito di indagini finalizzate al contrasto della commercializzazione illegale di animali da compagnia.

 

Alle prime ore del mattino nel comune di Chivasso, i militari del nucleo carabinieri cites di Torino, hanno dato esecuzione a 3 ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ivrea nei confronti di soggetti di nazionalità italiana.i reati ipotizzati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata alla commercializzazione illegale di animali da compagnia, maltrattamento e uccisione di animali, frode nell’esercizio del commercio, falsita’ ideologica, omessa denuncia, truffa. Ai 3 soggetti sono contestati, inoltre, in concorso, i reati di estorsione aggravata, usura, furto, sottrazione di beni sottoposti a sequestro, autoriciclaggio, sostituzione di persona, detenzione di specie vietate dalla legge.

Le attivita’ hanno previsto inoltre l’esecuzione di misure patrimoniali, con conseguente sequestro di oltre 442.000 euro, di n.1 unita’ immobiliare (in provincia di Torino), di n. 1 autoveicolo e din. 114 esemplari di cani.

L’indagine è il risultato di un’articolata e complessa attivita’ investigativa condotta dal nucleo cites dei carabinieri forestali di torino, mediante la quale veniva portata alla luce, esaltandone le condotte penalmente rilevanti, la sussistenza di uno “stabile” sodalizio criminale.

Tramite le attivita’ di perquisizione presso la base operativa in Chivasso (to) e presso gli studi di medici veterinari liberi professionisti, indagati nell’ambito del medesimo procedimento penale, erano stati rinvenuti e posti in sequestro fattrici e cuccioli di cani destinati al commercio illegale, documentazione sanitaria e fiscale, assegni e denaro contante (10.000 euro).

Le attivita’ investigative hanno consentito di rilevare un giro di affari di diverse centinaia di migliaia di euro, frutto della vendita illegale di cuccioli di cane., privi della documentazione attestante la razza dichiarata.le attivita’ investigative hanno consentito, inoltre, di accertare quale profitto illecito del reato di estorsione aggravata la somma di circa 214.000 euro.